Oscar 2020 al film Parasite, Joaquin Phoenix, Renée Zellweger, Brad Pitt e Laura Dern

di Patrizia Simonetti

Nessun Oscar 2020 per The Irishman di Martin Scorsese nonostante le sue 10 nominations, ma il regista americano è stato citato e ringraziato nella notte a Los Angeles in più di un discorso dei premiati, semmai ciò possa consolarlo, a cominciare da Bong Joon-ho che con il suo Parasite, a metà tra i thriller e la satira, si aggiudica l’Oscar più ambito, quello per il miglior film, ma anche quello per la regia, per il miglior film internazionale e la miglior sceneggiatura originale: salutato con una standing ovation, il regista sudcoreano ringrazia, appunto, Scorsese e anche Tarantino, il primo per averlo ispirato, il secondo per citarlo sempre tra i suoi preferiti. A 1917 di Sam Mendes, film toccante sugli orrori della prima guerra mondiale vanno l’Oscar per il sonoro, la fotografia e gli effetti speciali.

L’Oscar per il miglior attore protagonista va al Joker di Joaquin Phoenix che nel suo discorso di ringraziamento ha ricordato il fratello River Phoenix, attore anche lui, morto a soli 23 anni, un discorso intenso e toccante in cui ha anche detto: “ho capito che noi possiamo dare voce a chi non ce l’ha, contro le diseguaglianze di genere, quelle Lgtb e quelle di ogni minoranza e quelle che, egoisticamente, esercitiamo sulla natura e sugli animali. Violiamo i diritti delle razze e degli animali, ma nessuna specie ha il diritto di sfruttarne un’altra impunemente. Togliamo il vitello alla mucca, e togliamo alla mucca il suo latte per metterlo nei nostri corn flakes. Ma noi, come genere umano, possiamo essere meglio di questo, possiamo usare la nostra cultura e il nostro cuore”. A Renée Zellweger l’Oscar come attrice protagonista di Judy in cui dà vita a una splendida Judy Garland: “anche lei era un’eroina – ha detto nel suo discorso – questo Oscar è un’estensione del suo lavoro, della sua generosità, della sua capacità di inclusione, della sua capacità di unirci”. Migliori attori non protagonisti sono Brad Pitt per C’era una volta… a Hollywood e Laura Dern per Storia di un matrimonio.

Piccole donne di Greta Gerwig si porta a casa la statuetta per i costumi, Jojo Rabbit di Taika Waititi per la sceneggiatura non originale, Bombshell – La voce dello scandalo per trucco e parrucco, mentre la miglior canzone è (I’m Gonna) Love Me Again di Elton John scritta per il suo stesso biopic Rocketman. Oscar per il miglior film d’animazione a vinto Toy Story 4, quello per il miglior documentario a Made in USA – Una fabbrica in Ohio prodotto dagli Obama.