WandaVision, lo spin off anni Cinquanta della saga degli Avengers

di Patrizia Simonetti

Casa nuova, macchina nuova, nuovo quartiere. Westview per l’esattezza. America. Anche il loro matrimonio è nuovo, quello di Wanda e Vision, classica coppia americana degli anni Cinquanta. Lei si prende cura della casa nel suo impeccabile look e un perfetto trucco e parrucco, come del resto quello delle sue vicine, ma usa la telepatia per pulire e rassettare e pure per leggere nella mente delle persone e per controllarle; lui porta a casa la pagnotta, esce la mattina e torna il tardo pomeriggio, lavora in ufficio, orario classico, 9-17, un po’ androide un po’ umano, ha organi sintetici e grazie alla gemma sulla fronte può anche evitare di nutrirsi e inoltre lancia raggi dagli occhi. Ma, a parte questo ovviamente, c’è qualcosa di insolito tra loro, come coppia, niente anniversario, niente canzone, niente fedi… Diretta da Matt Shakman e scritta da Jac Schaeffer, arriva venerdì 15 gennaio in esclusiva su Disney + WandaVision con Elizabeth Olsen e Paul Bettany, nuova e strampalata serie targata Marvel Studios in nove episodi da trenta minuti, che unisce televisione classica e Marvel Cinematic Universe, un po’ in bianco e nero e un po’ a colori, con il primo episodio girato in due giorni davanti a un pubblico, proprio come accadeva veramente nelle sitcom dell’epoca. Una sorta di spin off anni Cinquanta della saga degli Avengers. I protagonisti sono appunto Wanda Maximoff e Visione (così chiamiamo Vision in Italia), i due personaggi Marvel dotati di super poteri.

Nel Marvel Cinematic Universe lei, Wanda, in principio Scarlet, compare fugacemente sui titoli di coda di Captain America: The Winter Soldier del 2014 con il gemello Pietro: i due sono orfani di Sokovia e i loro superpoteri li devono agli esperimenti dell’Hydra; poi li ritroviamo l’anno dopo in Avengers: Age of Ultron come nemici dei Vendicatori, ed è qui, in questo film che nasce Visione, da un androide sintezoide creato dal perfido Ultron per distruggere gli Avengers, ma in verità l’umanità intera, ecco perché Wanda e Pietro si ricredono e scappano via entrando negli Avengers. Poi Pietro muore e lei amplia i suoi poteri. Anche Visione, capace di alterare la sua massa e solidità corporea, si ribella a Ultron ed entra nelle fila degli Avengers, dopo che questi ultimi inseriscono nell’androide i tracciati dell’intelligenza artificiale creata da Tony Stark e il fulmine di Thor vi infonde il potere della gemma della mente. Li ritroviamo entrambi l’anno dopo in Captain America: Civil War e poi in Avengers: Infinity War nel 2018 dove sono già una coppia, ma entrambi periscono sotto i colpi di Thanos; per poi tornare a nuova vita In Avengers: Endgame grazie allo schiocco di dita di Hulk, soltanto lei però, che rivedremo ancora nel 2022 in Doctor Strange in the Multiverse of Madness. Quindi in realtà Visione è morto. E questo va tenuto in considerazione. Come mai dunque si trovano entrambi, Wanda e Vision, a Westview a vivere una vita apparentemente normale? In effetti anche loro a un certo punto si rendono conto che qualcosa non va e ad aiutarli a scoprirlo sarà qualcosa che arriva dal passato… o dal futuro…

WandaVision è un bellissimo puzzle che il pubblico scoprirà nel corso degli episodi – dice Paul Bettanybisogna togliere gli strati e avvicinarsi sempre di più alla verità di ciò che sta accadendo alla città e a questa strana coppia“. “La prima volta che mi sono ritrovata sul set tutto era confuso – racconta Elizabeth Olsen – dovevo tenere un occhio alla camera e uno al pubblico, e poi gli effetti speciali, perché Wanda agita le braccia e le mani per creare dei campi di energia e fare le faccende di casa, per imparare le mosse ho avuto anche un movement coach”. “WandaVision è una lettera d’amore per l’età d’oro della televisione – chiosa Jac Schaefferun omaggio a tutte quelle serie incredibili del passato e alle persone che sono venute prima di noi, ma è anche un tentativo di aprire un nuovo territorio”.

Nel cast anche Kathryn Hahn che è Agnes, la vicina ficcanaso di Wanda e Visione; Teyonah Parris che è Monica Rambeau, personaggio apparso in Captain Marvel ma da piccola interpretata da Akira Akbar; Kat Dennings che è Darcy come in Thor e Thor: The Dark World; e Randall Park che è Jimmy Woo da Ant-Man and The Wasp, mentre Grey DeLisle ha un ruolo vocale. In WandaVision troviamo alcune canzoni originali scritte dagli autori vincitori dell’Oscar® Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez (Frozen – Il Regno di Ghiaccio), ideatori di brani unici per più episodi, che spaziano dagli anni Cinquanta ai primi anni Duemila, con le musiche composte da Christophe Beck.

WandaVision è un progetto così bello, bizzarro e unico nel suo genere – dice Robert Lopezquando il regista Matt Shakman, un vecchio amico dei tempi del college, ce l’ha proposto, non abbiamo esitato un secondo. Ci è piaciuta molto la brillante sensazione delle sitcom americane, unita a quel profondo senso di inquietudine che la storia porta con sé, ed è stata una sfida davvero allettante contribuire a dare quel tono”. E Kristen Anderson-Lopez ha aggiunto: “Sono cresciuta negli anni ’80 trascorrendo le mie giornate a guardare gli show di ogni decade in TV. Alcuni episodi di Lucy ed io, La famiglia Brady e Casa Keaton hanno formato quella che sono e il modo in cui mi muovo nel mondo. Perciò questo progetto è un sogno diventato realtà”.