Alla pace nel mondo ci pensano un po’ tutti, non solo le Miss Italia, solo che in pochi fanno davvero qualcosa di concreto per ottenerla. Tra questi c’è Tony Stark che ci prova a suo modo ed è lì lì per far partire un programma che la assicurerà per molto, molto tempo senza bisogno di rinfilarsi l’ingombrante armatura che in effetti, dopo un po’, può dare qualche fastidio. Ma si sa, è un classico: se stai al telefono sul più bello, proprio quando la tua amica ti sta per svelare il suo segreto millenario, cade la linea, e se invece stai per scaricarti il film più fico che c’è in giro al computer, ti salta la connessione. Così anche al buon Tony è come se il programma si bloccasse proprio nel momento clou. Il suo programma-soluzione si chiama Ultron, un’intelligenza artificiale molto avanzata e autocosciente progettata proprio per annientare le minacce e controllare la Iron Legion, un team di droni che Stark ha costruito per mandarli a combattere al suo posto. Ultron però, super intelligente com’è, ben presto capisce che l’unico modo per rendere migliore la vita sulla Terra è eliminare il suo nemico principale, cioè l’uomo. “Ho cercato di creare un’armatura attorno al mondo – dice Stark – ma ho creato qualcosa di terribile”.
Rimetti insieme tre anni dopo un gruppo di supereroi per una missione speciale ed ecco Avengers: Age of Ultron, da oggi in 900 sale italiane distribuito da Walt Disney Company, secondo appuntamento con la saga cinematografica creata dalla Marvel il cui primo capitolo, grazie al miliardo e mezzo di dollari guadagnato, conserva ancora il titolo di terzo migliore incasso di sempre.
Riecco dunque Tony Stark/Iron Man, Captain America, Thor, l’Incredibile Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco, ovvero Robert Downey Jr., Chris Evans, Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Scarlett Johansson e Jeremy Renner. Mentre Cobie Smulders è l’Agente Maria Hill, Stellan Skarsgård fa Erik Selvig, Samuel L. Jackson è Nick Fury e Don Cheadle dà vita, meccanica e non, a James Rhodes/War Machine. Alla regia sempre Joss Whedon, sua pure la sceneggiatura, che “la cosa più bella dei Marvel Movies – dice – è l’approccio sempre diverso da film a film a seconda del personaggio. Tutti hanno caratteristiche che li rendono unici, ma poi ciò che conta è il quadro globale, un universo complesso da costruire e questo film ne è un tassello fondamentale”.
Il destino del pianeta è quindi ancora minacciato e gli Avengers hanno di nuovo il loro bel da fare, stavolta contro il malvagio Ultron, che alla fine poi non è che un tipo tecnologico spaventoso che vuole distruggere l’intera razza umana, ma chissà perché vogliano farlo tutti è un vero mistero. Ad interpretarlo niente di meno che James Spader, il cattivo-ma-poi-neanche-tanto-che-c’è-di peggio di Black List. “Ultron osserva il mondo da un punto di vista strano perché è stato appena creato ed è molto giovane – dice del suo personaggio – è immaturo, ma ha un’ampia conoscenza di tutta la storia pur essendosi creato una visione del mondo piuttosto distorta”.
Altre new entry sono Elizabeth Olsen e Aaron Taylor-Johnson che interpretano i gemelli Scarlet Witch e Quicksilver e Paul Bettany che da semplice voce del supercomputer Jarvis prende corpo grazie all’androide Visione.
Sembra che Mark Ruffalo avrà presto un film tutto suo nei verdi enormi panni di Hulk che qui, peraltro, fa il tenerone con Vedova Nera. Chiamalo scemo…
Ecco il trailer: