Videointervista a Angelo Maggi: i miei progetti per il teatro ricordando Gigi Proietti

di Patrizia Simonetti

Attore e doppiatore

, perché l’uno include necessariamente l’altro. Tanto che Angelo Maggi ci ha tirato su uno spettacolo intitolato, appunto, Il Doppiattore, che va avanti da anni con successo e che porta il doppiaggio sul palcoscenico, spettacolo per il quale lo avevamo videointervistato a primavera dell’anno scorso in occasione della quarta edizione al Teatro Belli di Roma, poi ce n’è stata una quinta che è approdata anche a Milano, e ne aspettiamo una sesta, appena possibile, vista la situazione. Perché, come ben sappiamo, in questi giorni bui per tutti noi e per il mondo dello spettacolo, i teatri sono chiusi. Così come i cinema e i tanti luoghi di aggregazione e cultura delle nostre città, e anche chi fa teatro è ormai da tempo praticamente in stand by. Ma di teatro è bello anche parlare e lo facciamo proprio con Angelo Maggi che, oltre ad essere un grande doppiatore – voce storica, tra gli altri, di Tom Hanks, Bruce Willis, Robert Downey Jr, Mark Harmon in NCIS, James Spader in Black List, John Turturro, e per l’animazione del Commissario Winchester dei Simpson e dello sceriffo Woody in Toy Story 4  ereditato dal compianto Fabrizio Frizzi – proprio dal teatro ha cominciato. E niente meno che con, e grazie a, Vittorio Gassmann in Fa male, il teatro, e nella nostra videointervista ci racconta per filo e per segno com’è andata. Sempre legato a Vittorio Gassmann anche il suo ricordo di Gigi Proietti, scomparso lunedì scorso, un ricordo che ha voluto raccontare sulla sua pagina Facebook e che noi ci siamo fatti raccontare di nuovo: era il 1980 e al Brancaccio c’era Gigi Proietti in A me gli occhi please… e pensare che ha condiviso con lui anche il set di una puntata de Il Maresciallo Rocca, ma senza poter interagire con lui neanche con una battuta, per causa di forza maggiore…

Ad ogni modo, da allora il palcoscenico è stata un po’ la seconda casa per Angelo Maggi, tra progetti mancati ed altri andati in porto, da Enrico IV con Giorgio Albertazzi, a Il Mercante di Venezia, da L’Avaro di Moliere, fino a Uomini alla crisi finale di Pino Ammendola. E poi il suo di teatro, come Lost in Rome, tutto dedicato alla sua città, super intenzionato a riportare in scena al più presto. Perché guardare al futuro è importante in questi giorni in cui tutto è fermo, e allora ben vengano anche i suoi nuovi progetti, che ci anticipa con entusiasmo, come un recital intitolato A modo mio, in scena lui e due musicisti, con tanto Petrolini, ci racconta, e anche tanto Proietti; e ancora, uno spettacolo tra musica e teatro dedicato a Luigi Tenco; e il sogno più grande: un nuovo Enrico IV che lo vede protagonista. Intanto, aspettando giorni migliori in cui si potrà fare tutto questo, c’è Internet e ci sono i social, e per fortuna: il nostro doppiattore ne ha scoperto il potere da poco e ci sta lavorando parecchio su, per cui vi invitiamo ad andarlo a trovare su Facebook, Instagram e il canale YouTube nuovo di zecca. Questo e molto altro nella nostra videointervista a Angelo Maggi: