Silvia D’Amico, da Caligari a Squadra Antimafia passando per Venezia 73. Videointervista

di Patrizia Simonetti

Di carriera cinematografica alle spalle, seppur giovanissima, ne ha già parecchia: da Il rosso e il blu di Giuseppe Piccioni agli Anni Felici di Daniele Luchetti e Fino a qui tutto bene di Roan Johnson, ma per molti Silvia D’Amico è, e in qualche modo resterà un po’ sempre, la dolce, squinternata, ingenua e sfortunata Viviana di Non essere cattivo, il toccante film postumo di Claudio Caligari terminato e prodotto da Valerio Mastandrea che l’anno scorso la portò alla Mostra del Cinema di Venezia. Silvia D’Amico ci è tornata anche quest’anno: è infatti reduce da Venezia 73 dove ha accompagnato Orecchie, commedia surreale di Alessandro Aronadio sulla rinascita di un triste supplente di filosofia, che la vede in un racconto in bianco e nero, esilarante e un po’ grottesco, accanto a Daniele Parisi ma anche a Rocco Papaleo, Pamela Villoresi e Piera degli Esposti. Ma nel curriculum di Silvia D’Amico c’ è anche un po’ di serialità televisiva, da Vi perdono ma inginocchiatevi di Claudio Bonivento a Questo nostro amore 70 di Luca Ribuoli fino a I delitti del BarLume ancora diretta da Roan Johnson (a Venezia 73 pure lui con Piuma). E da stasera fa il suo esordio in Squadra Antimafia – Il ritorno del boss, al via alle 21.15 su Canale 5, l’ottava stagione della serie firmata Taodue e diretta da Renato De Maria e Samad Zarmandili che quest’anno, come abbiamo avuto già modo di scrivere più volte, vede molti nuovi personaggi, a cominciare dal boss Reitani che è Ennio Fantastichini (qui la nostra videointervista a Ennio Fantastichini) fino all’ispettore Carlo Nigro alias Giulio Berruti (qui la nostra videointervista a Giulio Berruti). Silvia D’Amico interpreta una dei nuovi poliziotti della Squadra Duomo, l’ispettrice capo Rosalia Bertinelli, che arriva da una famiglia mafiosa, a cominciare da sua madre Assunta interpretata da un’altra new entry di Squadra Antimafia che è Iaia Forte (qui la nostra videointervista a Iaia Forte), il padre invece, mafioso pure lui,  glielo hanno ammazzato: sarà proprio a lei che verrà affidata un’importante missione che riguarda una vecchia conoscenza, Rosy Abate. Ecco la nostra videointervista a Silvia D’Amico: