Nastri d’Argento 2023, da Borghi e Marinelli a Bellocchio e Fogliati: videointerviste ai vincitori

di Patrizia Simonetti

Ai Nastri d’Argento 2023 consegnati ieri sera in una cerimonia di premiazione al Maxxi di Roma, trionfa ancora una volta Marco Bellocchio che, dopo il successo di Esterno notte tra le Grandi Serie, con Rapito vince come miglior film e per la migliore regia ma anche per la migliore attrice protagonista Barbara Ronchi, la sceneggiatura ancora di Bellocchio e Susanna Nicchiarelli in collaborazione con Edoardo Albinati e Daniela Ceselli, l’attore non protagonista Paolo Pierobon e il montaggio di Francesca Calvelli e Stefano Mariotti. Il film, racconto di una storia drammatica e minuziosa ricostruzione storica, vince anche per la produzione IBC Movie (Beppe Caschetto) Kavac Film (Simone Gattoni) e Rai Cinema (Paolo Del Brocco). Il Nastro dell’anno va a La stranezza il film di Roberto Andò con Toni Servillo e Ficarra e Picone.

Nastri d’Argento ad Alessandro Borghi e Luca Marinelli, migliori attori protagonisti per Le otto montagne, a Barbora Bobulova migliore attrice non protagonista per Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti, a Pilar Fogliati migliore attrice di commedia (che riceve anche il Premio Wella Professionals per l’immagine) per Romantiche di cui è anche regista, ad Antonio Albanese come miglior attore di commedia per Grazie ragazzi di Riccardo Milani. Nastri d’Argento a Giuseppe Fiorello, miglior esordio per Stranizza d’amuri, premiato anche con il Nastro della legalità, e per i due giovani protagonisti Gabriele Pizzurro e Samuel Segreto. A Sydney Sibilia il Nastro d’Argento per la migliore commedia che è Mixed by Erry premiata anche per la produzione Grøenlandia con Rai Cinema in collaborazione con Netflix, la scenografia di Tonino Zera e la casting director Francesca Borromeo.

Assegnati anche Nastri Speciali alle eccellenze del nostro cinema: a Giovanna Ralli per una carriera che continua tra i successi con il ritorno sul set quest’anno con Marcel!, a Michele Placido nell’anno de L’ombra di Caravaggio di cui è regista, e dell’interpretazione emozionante di Orlando di Daniele Vicari. A Giovanni Veronesi per il cameo dell’anno ne La divina cometa, opera prima dell’artista Mimmo Paladino, e a Valeria Bruni Tedeschi il Nastro d’Argento Europeo per Forever Young – Les Amandiers.

Tantissimi i Premi ai giovani in questa edizione dei Nastri: Premio Guglielmo Biraghi per il talento più interessante tra i nuovi interpreti è andato a Leonardo Maltese per Il signore delle formiche e Rapito, e a Valentina Romani per Il sol dell’avvenire. Premio Graziella Bonacchi che ricorda un’agente molto amata dal cinema italiano per un’intera generazione di attori e autori che ha lanciato, agli esordienti Samuel Segreto e Gabriele Pizzurro per Stranizza d’amuri. La Fondazione Nobis premia inoltre la più giovane delle candidate, Greta Gasbarri per Mia e con Massimiliano Caiazzo il salto nel cinema da Mare fuori a Piano piano. Premio Nastri/Nuovo Imaie a Lidia Vitale per l’intensa interpretazione di Teresa in Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa.

A Colapesce e Dimartino il Nastro d’Argento per la migliore colonna sonora, quella del road movie che li ha lanciati sullo schermo, La primavera della mia vita di Zavvo Nicolosi, e anche il premio Nastri d’Argento/Hamilton Behind the camera per l’exploit che ci hanno regalato come protagonisti ormai anche del cinema in un rapporto speciale con la musica. Per la migliore canzone originale, Nastro d’Argento alla straordinaria interpretazione di Marco Mengoni di Caro amore lontanissimo e a Riccardo Sinigallia, autore del testo costruito sulla musica del grande Sergio Endrigo, che troviamo nella colonna sonora de Il Colibrì di Francesca Archibugi, dal best seller di Sandro Veronesi. Premio Persol-Personaggio dell’anno a Giacomo Gianniotti, outsider in Diabolik – Ginko all’attacco! dopo aver dato vita al dottor De Luca in Grey’s Anatomy.

Per il miglior soggetto, Nastro d’Argento a Emanuele Crialese per L’immensità, per la fotografia a Michele D’Attanasio per L’ombra di Caravaggio e Ti mangio il cuore, per la scenografia a Tonino Zera ancora per L’Ombra di Caravaggio e Mixed by Erry, per i costumi a Carlo Poggioli per L’Ombra di Caravaggio, per il sonoro ad Alessandro Palmerini per Le otto montagne. Le nostre videointerviste sul blu carpet: (Le Foto sono di Angelo Costanzo)