Un esordio alla regia a dir poco scoppiettante quello dello spagnolo Nacho Álvarez che con Ballo Ballo (Explota Explota) ci porta nel pieno degli iberici anni Settata dove la rigida censura sulle attività culturali e nei costumi popolari, e quindi nei programmi televisivi in primis, specchio di una dittatura franchista militare e conservatrice, cominciava a perdere colpi grazie alla forza di quell’ideale di libertà e quindi di libera espressione che circolava comunque, soprattutto tra gli artisti o aspiranti tali. Ballo Ballo è una commedia musicale romantica ma ironica e divertente, con tanti colori e, soprattutto, con la peculiarità che l’intera colonna sonora è composta dalle canzoni di Raffaella Carrà, amatissima in Spagna, e vittima anche lei di una certa censura in Italia nei primi anni Settanta per aver mostrato l’ombelico sulla TV nazionale e per aver ballato troppo audacemente il Tuca Tuca. Anche se non cantate da lei ma, nella versione italiana, da Renata Fusco, Donatella Pandimiglio, Maura Cenciarelli, Gabriella Scalise, Marianna Mennitti e Ernesto Brancucci.
“Mi è piaciuto moltissimo come Nacho Álvarez ha lavorato sulle musiche che sono inserite in un modo davvero sorprendente nel film – ha commentato Raffaella Carrà che concede anche un fugace cameo a fine film, ma senza pronunciare una parola e tantomeno una nota – Nacho è stato davvero fantastico nel dirigerlo, gli attori sono bravissimi, la storia è divertente e riesce a raccontare con leggerezza un periodo storico di grande cambiamento. Sentire le mie canzoni cantate da un’altra persona mi ha dato una strana, ma allo stesso tempo piacevole, sensazione… e poi le musiche sono davvero straordinarie e si percepisce anche una forza incredibile attraverso l’intero film, che ti attraversa e riesce ad arrivarti dritta al cuore!”
Nel cast di Ballo Ballo troviamo anche un altro italiano, Giuseppe Maggio, che deve la sua popolarità soprattutto alla serie Baby dove interpretava Fiore, e al film Sul più bello dove ha il ruolo del principe azzurro ma non troppo. Qui ha invece quello dell’innamorato piantato sull’altare. Ma andiamo con ordine.
Protagonista della storia è Maria (Ingrid Garcia-Jonsson), spirito libero con tanta voglia di vivere la sua vita, anche se ha già rinunciato al suo sogno di ballerina. Ma c’è sempre tempo per ripensarci, così molla lo sposo un attimo prima delle nozze a Roma e, senza neanche cambiarsi d’abito, sale sul primo aereo per Madrid (aereo che si trasforma in una balera a cielo aperto al suono di Adios amigo). In patria conosce nuova gente, si fa nuovi amici e corona il suo sogno diventando una rosellina di Le sere di rosa, uno show televisivo danzante di grande successo su cui però incombe la severa forbice del censore. Un po’ La La Land , un po’ Grease, e un po’ anche soap opera, con tanto di citazione finale di Vacanze romane, ma a suo modo originale e godibilissimo dall’inizio alla fine, Ballo Ballo ha il merito di trattare con leggerezza temi che non lo sono per nulla, senza appesantire ma, al contrario, regalando quasi due ore di allegria e di liete rimembranze tra un Tuca Tuca e un Com’è bello far l’amore da Trieste in giù, Rumore, 5353456, Caliente caliente, A far l’amore comincia tu, Con te, fino a Fiesta, che accende il gran finale con immancabile happy ending. Nel cast Veronica Echegui, Fernando Guallar, Fernando Tejero, Pedro Casablanc, Carlos Hipolito, Natalia Millan, Fran Morcillo.
“È giunta l’ora di rendere a Raffaella Carrà, e a tutti noi che amiamo le sue canzoni, un meritato omaggio – spiega entusiasta il regista – Da Tijuana alla Terra del Fuoco, dal Porto di Cadice a Barcellona, da Siracusa a Bolzano… non c’è matrimonio, sagra o festa in cui non si ascolti una canzone di Raffaella. Che sia in Spagna, in Italia o in America Latina, non c’è posto in cui non ci buttiamo in pista appena sentiamo i primi accordi di 5353456. Personalmente ho saputo dell’esistenza di Raffaella nella mia adolescenza, quando l’ho vista ne sono rimasto affascinato e ho chiesto a mia madre chi fosse quella donna. Sono corso al negozio e ho comprato un disco che raccoglieva i suoi più grandi successi. Anni dopo, con l’avvento di YouTube, ho potuto conoscerla meglio ed è stato un viaggio senza ritorno. Insieme a molte altre persone, di diverse generazioni, sono caduto in ginocchio ai suoi piedi. È allora che ho capito che un giorno avrei fatto qualcosa con lei. Così, a distanza di anni, ho deciso di fare un musical con le sue canzoni, ma dovevo inventare una storia. Raffaella ha rappresentato il cambiamento, la rottura delle convenzioni e l’apertura di un mondo in trasformazione, era la novità e la censura era sua nemica. È allora che ho scoperto che la mia storia avrebbe trattato di questo perchè una donna che in molte occasioni è stata censurata per ciò che diceva, per come vestiva o per gli ideali che voleva trasmettere, è una persona che deve essere ascoltata. Ispirati quindi dal simbolo di ciò che Raffaella impersona, io, Eduardo Navarro e David Esteban Cubero abbiamo scritto un film in cui la protagonista rappresenta la libertà, l’audacia e il futuro, mentre il suo antagonista il passato, le convenzioni e la censura. È mia intenzione portare nelle sale cinematografiche la stessa sensazione di felicità che proviamo quando balliamo e cantiamo le sue canzoni, voglio trasformare la sala cinematografica in una festa, dove nessuno si vergogni di mettersi a cantare a squarciagola e a ballare al ritmo delle canzoni che tutti conosciamo“. Ecco, purtroppo questo desiderio di Nacho Álvarez non potrà essere esaudito, almeno per ora. Per evidenti ragioni, Ballo Ballo, prodotto per l’Italia da Indigo Film con Rai Cinema, esce infatti in anteprima esclusiva su Amazon Prime Video, lunedì 25 gennaio. Ma non è detto che non possiamo alzarci dal divano e ballare e cantare davanti alla TV… Ed ecco il video del backstage con regista, cast e Raffaella Carrà: