Non solo Star Wars e 007, Harry Potter e Twilight, Trinità e Fantozzi, adesso anche Smetto quando voglio diventa una saga. Set appena aperto a Roma per il secondo e il terzo capitolo della trilogia-comedy di Sydney Sibilia scritta dallo stesso regista assieme a Francesca Manieri e Luigi Di Capua (The Pills): “la mia generazione è cresciuta guardando saghe cinematografiche – dice Sibilia – e mi divertiva molto immaginare cosa sarebbe successo immergendo la commedia all’italiana, nella sua accezione più classica, in una trilogia”. Le riprese si sposteranno poi dalla capitale a Lagos e Bangkok per 16 settimane complessive. Il secondo Smetto quando voglio, prodotto da Groenlandia e Fandango con Rai Cinema, sarà in sala il 2 febbraio prossimo grazie a 01 Distribution, a riportare sul grande schermo la stralunata banda formata da sette laureati doc, nonché brillanti ricercatori universitari, alquanto disoccupati e disperati, pronti a nuove disavventure dopo essersi cimentati nella creazione – e spaccio – di una droga legale (guarda il teaser ufficiale a fine articolo). Ad interpretarli come nel primo capitolo sono Stefano Fresi, Edoardo Leo, Libero De Rienzo, Pietro Sermonti, Valerio Aprea, Paolo Calabresi e Lorenzo Lavia, nel cast anche Neri Marcorè e Valeria Solarino, e pure qualche new entry. Estate di lavoro dunque per l’attore e musicista romano che si prepara anche ad interpretare niente meno che Tino Buazzelli in un film sulla vita di Nino Manfredi a sua volta interpretato da Elio Germano e che dal 29 settembre vedremo al cinema in Al posto tuo di Max Croci accanto a Luca Argentero, Ambra Angiolini e Serena Rossi. Tutto ciò senza dimenticare il teatro: nella prossima stagione Stefano Fresi sarà infatti Ificrate, uno dei cinque protagonisti, assieme a Giovanni Anzaldo, Ippolita Baldini, Carla Ferrato e Carlo Ragone, de L’isola degli schiavi di Pierre de Marivaux in cui i servi prendono il posto dei loro padroni, commedia della quale scriverà anche le musiche e che a marzo lo porterà al Teatro Eliseo di Roma dove lo abbiamo incontrato. Ecco dunque la nostra videointervista a Stefano Fresi:
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