Cristian e Palletta contro tutti, videointerviste a Libero De Rienzo e Margherita Vicario

di Patrizia Simonetti

Quanto si può aspettare nella vita la grande occasione, quella botta di… fortuna che in realtà dovrebbe arrivare quando meno te lo aspetti, e che ti cambia l’esistenza? E conta qualcosa che la suddetta botta rientri nell’ambito della legalità oppure la fortuna quando arriva arriva ed è meglio affrontarla al volo senza guardarla troppo in faccia? Per saperlo basta guardare Cristian e Palletta contro tutti, prodotto da Combo e in sala da oggi, giovedì 9 giugno, con Notorious Pictures, opera prima dello scrittore Antonio Manzini, creatore di quel vice questore di nome Rocco Schiavone protagonista della fortunata saga di gialli che presto lo sarà anche di una serie TV. Protagonisti Libero De Rienzo e Pietro Sermonti, già visti insieme in Smetto quando voglio di Sidney Sibilia così come insieme li rivedremo nei due sequel, qui ad incarnare due scalcinati antieroi romani, l’uno che lavorare figurati, l’altro che si ammazza di fatica tra fili elettrici, stracci sporchi di grasso e sottofondi di macchine da costruire, nell’officina di un tizio che lo paga in nero e poi finisce pure a chiudere i battenti perché la finanza gli sequestra il locale, l’uno fidanzato con Teresa cui mente spudoratamente di continuo, l’altro innamorato di Teresa, che è diverso, dopo averla avuta tempi addietro per pochi giorni, ma poi neanche fino in fondo.

Altro che lavorare, fare calcoli e prepararsi il terreno per un futuro che tanto senza quella svolta inaspettata, ma poi neanche tanto, resterai con nulla a fare nulla. Ecco il Cristian pensiero ed ecco perché lo ritroviamo, Cristian (Libero de Rienzo), prima in un bar e poi in un altro con i boss del quartiere Silvanello e Sergione (Tullio Sorrentino e Dario D’Ambrosi), poi tra le campagne pugliesi a contrattare un litro di pipì di giaguaro con un inquietante e truffaldino circense (Rocco Ciampoli), e persino a sacrificarsi nella sua virilità in una piccola roulotte tra le gambe di una grande, grandissima donna pur di averla (la pipì del giaguaro, non la donna), non prima però di aver trascinato in quest’avventura senza capo né coda, neanche quella del felino, il suo onesto amico di sempre Palletta (Pietro Sermonti) cui probabilmente, tempo prima, ha pure soffiato la ragazza Teresa (Margherita Vicario, presto in TV nella serie House husbands). Ragazza peraltro che tanto gentile e tanto onesta pare ma non lo è per niente, lei con le sue mozzarelle di bufala imbottite di droga e con uno zio adorato che altro che non è che un boss della medesima, di quelli che il giaguaro se lo tengono in casa, a costo di fare una brutta fine. Colpi di scena e risate amare per un film decisamente on the road che parla di crisi e di sfiga infinite cui abbiamo parlato con Libero De Rienzo e Margherita Vicario nelle nostre videointerviste:

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