Se mi lasci ti sposo: videointerviste a Sara Lazzaro e Alessio Vassallo

di Patrizia Simonetti

Giulia e Marco si innamorano all’Università e vivono insieme felici per ben sette anni. Poi la vita che delude – Giulia è un insegnante di sostegno perennemente precaria – e la fantasia che ti porta un po’ fuori dal mondo – Marco sogna di diventare uno scrittore fantasy e intanto parla con un’armatura immaginaria, alias Cavalier Sospiro – fanno sì che la coppia entri in crisi. Ma come vivere separati con pochi soldi? Forse meglio… sposarsi… Sara Lazzaro e Alessio Vassallo sono i protagonisti di Se mi lasci ti sposo, secondo film del ciclo Purché finisca bene diretto da Matteo Oleotto (Volevo fare la rockstar) in onda giovedì 15 dicembre in prima serata su Rai1. Una commedia leggera e divertente ma con dentro temi importanti come, appunto, il precariato, divenuto ormai una costante nella vita dei trentenni di oggi, e quello, a seguire, dei sogni infranti e delle potenzialità bloccate. Ma anche la visione differente della vita tra generazioni di genitori e di figli. Giulia e Marco alla fine decidono di sposarsi per finta, anche perché la madre di Giulia ha un tesoretto da parte lasciatole dal marito defunto che passerà alla figlia solo quando concolerà a nozze. In più aggiungi i regali in busta chiesti agli invitati, e il problema è risolto. Più o meno.

Ad affiancare le brillanti interpretazioni di Sara Lazzaro e Alessio Vassallo in Se mi lasci ti sposo, anche quelle di Paolo Calabresi nell’esilarante ruolo di un attore fallito con il pallino di Shakespeare, che lancia un’occhiata autoironica sul mondo dell’arte attoriale; di Marina Massironi in quello della mamma di Giulia; di Bebo Storti che interpreta il padre di Marco; e di Pia Engleberth che dà vita a sua moglie Flora. E poi c’è il piccolo Tommy, un ragazzino che vive attaccato al cellulare, ma non sui social, bensì sui videogiochi, che sarà il nuovo punto di incontro tra Giulia e Marco, e che è interpretato da Emmanuel Dimayuga.

Ancora una volta, la mia terza, decido con entusiasmo di girare un film della collana Purché finisca bene – racconta il regista – Ma stavolta con Se mi lasci ti sposo torno a casa, in Friuli Venezia Giulia, a Palmanova per l’esattezza, città fortezza dalla pianta ‘stellata’, a nove punte. Una forma geometrica inusuale che fa da sfondo a una storia altrettanto insolita. Marco e Giulia, una coppia di trentenni precari, ai quali per disperazione e divertimento viene in mente un’idea: fare finta di sposarsi per raccattare soldi dai parenti e con gli stessi soldi, finalmente, essere liberi di separarsi. Le bollette, l’affitto, tutto costa caro e può essere complicato destreggiarsi nella società contemporanea soprattutto se si decide per vivere di fare affidamento, come il personaggio di Marco, sulla propria creatività. Questo gli sceneggiatori del film, D’Amicis, Barletti e Simi, sembrano saperlo davvero bene, riuscendo a tratteggiare personaggi tanto realistici quanto divertenti. Ho girato il film cercando di restituire il più possibile l’energia della drammaturgia e l’originalità dei dialoghi, supportato da una squadra di maestranze eccellenti che hanno saputo dare vividezza e verità a ogni ambiente. Come sempre, il mio maggiore divertimento è nella direzione degli attori. Con Sara Lazzaro, che ho rincontrato con immenso piacere a distanza di pochi mesi dal fine riprese di ‘Volevo fare la rockstar’, abbiamo lavorato a cercare la dolcezza dietro il rigore di Giulia. Con Alessio Vassallo, con il quale non avevo mai lavorato prima, abbiamo tratteggiato un Marco indolente, ma pieno di guizzi di immaginazione. Marco che con Vassallo condivide una forma di ironia a cui non si può non volere bene. Con Giulia e Marco volevo mettere in scena la storia di tante coppie contemporanee, alla ricerca di un proprio posto nel mondo”.

Abbiamo videointervistato Sara Lazzaro e Alessio Vassallo. Con lei abbiamo parlato anche dei suoi prossimi progetti che la vedranno a gennaio su Prime Video nel ruolo della moglie di Lillo nella serie Sono Lillo, come ci ha raccontato alla Festa del Cinema di Roma in occasione della conferenza stampa della serie, ma anche su Sky in Call my agent Italia, remake della divertente serie francese, e su Netflix dove dà vita a Teresa Barberis in La legge di Lidia Poet, storia vera della prima donna avvocato italiana. Con lui, che avevamo già incontrato per I racconti della Domenica e alla premiere di Strange World, oltre che del suo ruolo in Se mi lasci ti sposo, abbiamo parlato anche della probabile e attesa nuova stagione di Sopravvissuti