Nel 1934 a Montesoro, piccolo paese della Sicilia, vivono Francesco e sua madre. Il padre di Francesco se n’è andato in America in cerca di fortuna, come tanti, tantissimi italiani, e non solo al sud, facevano in quegli anni. La grande nave che lascia il porto di Messina è l’unico ricordo che il ragazzino ha di lui, del quale ha dimenticato anche la faccia. Da allora però Francesco scriverà a suo padre una lettera ogni domenica, per tutti gli anni della sua vita, per raccontargli la sua di vita, visto che di quella del genitore nessuno seppe più nulla. Grazie a queste lettere e alle parole che contenevano nasce I Racconti della Domenica, nuovo film di Giovanni Virgilio che torna a raccontare la sua Sicilia, ma in un altro modo rispetto al precedente Malarazza, dal quale però ha rivoluto con sé Stella Egitto per il ruolo di Maria, e Paolo Briguglia in quello di Antonio, fratello di Francesco.
Maria sarà la donna della vita del protagonista, interpretato da Alessio Vassallo e, da bambino, da Raffaele Cordiano: per lui si ribella a un matrimonio combinato e accetta di perdere tutto, anche l’amore di suo padre, pur di stargli accanto e sostenerlo, condividendo con lui la stessa visione del mondo e i medesimi valori della vita. Antonio si è fatto prete, così voleva sua madre, ma ha una ragazza innamorata di lui che lo tormenta, interpretata da Rita De Donato, ed è una parte molto divertente de I Racconti della Domenica. Per Francesco invece sua madre aveva già disegnato un futuro da medico, ma tornato dalla guerra lui mollerà gli studi per iniziare un percorso che in breve lo porterà a diventare sindaco del suo paese, confidando, ingenuamente, in una politica pulita, fatta per far star bene la gente, tutta la gente.
“Ci dovrebbe pensare la politica a dare una vita dignitosa a tutti, ma i politici sanno solo parlare…” gli diceva però tanti anni addietro Don Peppino, il custode del collegio dove Francesco fu costretto a crescere a causa della malattia della madre, e dove divenne amico dello scafato Ture (Emmanuele Aita), un Don Peppino un po’ buffo come solo Nino Frassica poteva renderlo, ma a tratti malinconico perché deriso come uno stupido, eppure pronto a dare la sua vita per i suoi ragazzi, sotto le bombe della seconda guerra mondiale. Francesco scoprirà alla fine che quelle parole di Don Peppino erano vere, ma non si pentirà mai di nulla, né cederà al ricatto e alla lusinga di una vita in Parlamento, avendo reso il suo paese un vero gioiellino e fatto felice per tanti anni la sua gente.
I racconti della Domenica, al cinema da giovedì 10 novembre, è un film poetico, importante, che non deve passare inosservato. Il racconto di ben quattro decenni dell’Italia e della Sicilia attraverso la vita di Francesco è intriso sì di nostalgia, ma anche di amore e di coraggio. Arrivando inoltre dall’interno della famiglia del regista, poiché la storia è quella vera del nonno del regista, si arricchisce di un valore aggiunto che è proprio quello del racconto tramandato di generazione in generazione, fatto di parole, voce e ricordi, per questo magari non preciso e rigoroso, ma gonfio di sentimento e verità acquisite. Ne abbiamo parlato con regista e cast, ecco dunque le nostre videointerviste a Alessio Vassallo, Stella Egitto e Giovanni Virgilio: