Sanremo 2016: il bello del Festival? Gabriel Garko. Con Conti anche Madalina Ghenea e Virginia Raffaele

di Patrizia Simonetti

Finalmente un valletto. Finalmente un bello tra le belle di Sanremo. Perché anche l’occhio femminile vuole la sua parte. Che sia dunque Gabriel Garko la novità-rivelazione del Festival di Sanremo 2016? Quel bel Gabriel Garko che prima in realtà lo era un po’ di più, ma non tanto per l’età quanto per qualche ritocco di troppo che per par condicio mica guasta la faccia solo alle donne, protagonista assoluto tra il nudo e il faceto dei melodrammoni firmati Losito tra onore, rispetto, sangue e rose, che invece tra le fate ignoranti di Ozpetek c’era piaciuto, ma era il lontano 2001? Proprio lui, chiamato “per compensare la bruttezza maschile che c’è sul palco con la mia presenza” dice Carlo Conti. “Solitamente sono timido – esordisce Garko alla pre conferenza del Festival con tanto di occhiali – e per la prima volta mi troverò sul palcoscenico….” “vestito?” lo interrompono, “non lo so, vediamo” risponde lui ammiccando e ridacchiando maliziosetto, poi “stavo pensando di prepararmi come quando faccio un film – continua – invece ho deciso per la prima volta di essere veramente me stesso come sono a casa, anche perché devo entrare nelle case degli italiani in un altro modo, come sono io. E poi le vere protagoniste sono le canzoni…” E questo è il prologo.

La bella comunque ci sarà e si chiama Madalina Ghenea, attrice e modella rumena passata con disinvoltura da I soliti idioti a Youth di Sorrentino, dichiaratasi subito “emozionatissima” alla conferenza stampa di questa mattina, parlando poi di “un’esperienza bellissima, di un posto magico che mi ha ricevuto a braccia aperte con il sole e con i fiori, spero di portare tanta felicità, che poi è il mio brano preferito di Sanremo e un bel ricordo della mia infanzia”. E felicità sia. Confermata poi Virginia Raffaele, che certo brutta non è ma pare non sia stata chiamata per quello sul palco dell’Ariston dopo esserci stata l’anno scorso come ospite-imitatrice lasciandoci un’impronta indelebile nei panni di una esilarante quanto truce Ornella Vanoni: “l’emozione è sempre grandissima – dice Virginia – tutti dicono tutto di Sanremo, come della Nazionale e della Banca Etruria, per me è ancora tutto un work in progress per cercare di capire cosa fare, chi, dove…”

E non chiamateli valletti ma “incredibili co-conduttori”, si raccomanda Carlo Conti “al secondo anno dei tre previsti” ricorda, che “ho cercato di spiazzare ancora una volta e rendere tutto meno ovvio e lasciare qualche sorpresa” dice. Del resto lui, Garko, Ghenea e Raffaele non sono che “la cornice che rende più bello il Festival di Sanremo come fa un quadro”, Festival che “non sarà una macedonia come l’anno scorso ma un mosaico – sottolinea – con tanti tasselli e colori, la parte più importante che sono i cantanti” e li elenca uno ad uno: Annalisa, Alessio Bernabei, Arisa, Blu Vertigo, Clementino, Dear Jack, Dolcenera, Elio e le Storie Tese, Enrico Ruggeri, Fancesca Michielin, Giovani Caccamo, Debora Iurato, Irene Fornaciari, Lorenzo Fragola, Neffa, Noemi, Patty Pravo, Rocco Hunt, gli Stadio, Valerio Scanu, Zero Assoluto… e poi i superospiti confermati: Pausini, Ramazzotti, Pooh e pure Renato Zero.

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