Roma Fiction Fest, da Manfredi a Immaturi passando per Wonder Woman e Radici

di Patrizia Simonetti

Comincia con In arte Nino, in anteprima e fuori concorso, dove Elio Germano fa Nino Manfredi diretto da Luca Manfredi, che del grande Nino è il figlio, e chiude con Immaturi – la serie, soggetto di Genovese e regia di Ravello, con, tra gli altri, Ricky Memphis, Ninni Bruschetta, Ilaria Spada, Daniele Liotti, Paolo Calabresi e Luca e Paolo, la decima edizione del Roma Fiction Fest al via mercoledì 7 dicembre nella capitale al The Space Cinema Moderno. Cinque giorni fitti fitti di serie TV in arrivo da 15 paesi, 10 in concorso e altrettante in anteprima fuori gara, 14 dedicate ai ragazzi nella sezione Kids & Teens, tre cult, un evento speciale, ovvero i 75 anni di Wonder Woman, e poi 9 masterclass e incontri, 10 premi ufficiali e 4 progetti e premi speciali. Unica serie italiana in concorso Di padre in figlia di Riccardo Milani, da un soggetto di Cristina Comencini con Alessio Boni, Cristiana Capotondi, Stefania Rocca, Matilde Gioli; in gara anche Baron Noir, Berlin station, Better Things, Good Behaviour, The Kettering Incident, Midnight Sun, National Treasure, Public Enemy, Wasteland.

Madrina della manifestazione Matilda De Angelis, la Ambra di Tutto può succedere e la Giulia di Veloce come il vento, direttore artistico Giuseppe Piccioni, un regista di cinema – Questi giorni il suo ultimo film – che alla TV ancora non si è concesso, ma che dalla fiction è tuttavia affascinato e colpito come ha avuto modo di spiegare alla presentazione di Roma Fiction Fest:

Sì perché sono ormai anni che il confine tra opera cinematografica e televisiva si fa sempre più labile. “Le antiche barriere tra cinema e TV sono state finalmente rottamate – dice l’assessore della Regione Lazio alla Cultura Lidia Ravera – e le fiction non sono più figlie di un Dio minore. E poter vedere, grazie a Roma Fiction Fest, i prodotti audiovisivi nati per schermi domestici in sala, sul grande schermo e con moltissima gente, è un rituale insostituibile…” “Spesso le serie prendono spunto dai film – aggiunge Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma – spesso grandi registi cinematografici fanno serie televisive. Dieci anni fa quando è nata questa manifestazione era impensabile che raggiungessero il livello attuale”. Poi un plauso al programma di questa decima edizione del Roma Fiction Fest che rispetta la stretta e vera attualità – dice Piera Detassis – cosa che oggi le serie sanno fare benissimo, onora il concetto di diversity e non dimentica uno sguardo sul young”. Tanti gli ospiti, dal già citato Elio Germano, a Stefano Fresi, Emilio Solfrizzi, Fili ppo Nigro, Stefania Rocca, Alessandro Sperduti, Paola Turci, Richard Dreyfuss, Lorenzo Richelmy, Charlie Weber, Bellamy Young e molti altri. Ci saranno anche Malachi Kirby e LeVar Burton tra i protagonisti di Roots (Radici), la nuova serie sul romanzo di Alex Haley, remake di quella del 1977, con Forest Whitaker, Anna Paquin e Jonathan Rhys Meyers; e Juan Diego Botto protagonista di Good Behavior tratta dai romanzi di Blake Crouch (autore della trilogia Wayward Pines).

 

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