La vita bugiarda degli adulti: videoincontro con Valeria Golino, Alessandro Preziosi, Giordana Marengo, Pina Turco

di Patrizia Simonetti

Se avete amato L’amica geniale, resterete conquistati da La vita bugiarda degli adulti, nuova trasposizione visiva di un’opera letteraria, l’ultima, di Elena Ferrante. La serie in 6 episodi, presentata in anteprima lo scorso 20 dicembre a Roma e che da mercoledì 4 gennaio approda su Netflix, è diretta da Edoardo De Angelis e, sempre ambientata a Napoli, racconta di Giovanna, adolescente schiva degli anni Novanta in cerca di sé stessa. Un percorso già complesso per natura, in questo caso reso ancora più spinoso e complicato da una rete di bugie talmente consolidate da interscambiarsi, e non in modo indolore, con la realtà. E così com’è stato per le giovani protagoniste de L’amica geniale, anche l’esordiente Giordana Marengo che la interpreta, troverà presto la sua strada.

Il fascino del racconto de La vita bugiarda degli adulti ruota tutto attorno alla figura di Vittoria, la zia senza volto, quella cancellata da tutte le foto nascoste in una scatola di cartone. Quella a cui Giovanna comincia pericolosmente a somigliare nelle fattezze e nei modi, secondo suo padre, che a sua sorella la chiama mostro, così come fa sua madre. Vittoria non fa più parte dela famiglia da anni, non si deve nominare, tanto meno invitare, Vittoria non esiste. Cosa avrà mai fatto zia Vittoria per meritare tanto disprezzo? Cosa ci sarà di vero in ciò che i suoi le raccontano di lei e cosa in ciò che Vittoria le racconterà di loro?

C’è solo un modo per scoprirlo: conoscerla. Sfidando un veto coperto da ragnatele fitte di anni, Giovanna apre il varco verso l’altra faccia della famiglia, scoprendo che la zia non è poi così male: burbera forse, verace, incapace di una spremuta degna di tale nome, ma con tanto dolore dentro da sopportare come può. Giovanna le somiglia tanto, suo padre ha ragione in questo, ma è davvero un male? O forse sarà grazie a lei che scoprirà il vero e il falso della sua famiglia, imparando anche lei a mentire, a difendersi con le parole, ad assaporare la vita, a rischiare, a godere del corpo e dello spirito. A crescere.

Valeria Golino interpreta Vittoria come mai ha interpretato qualcuno prima: lei stessa ne è rimasta affascinata e noi di più, stregati, forse, da quella femminilità esplicita e negata, da quel non avere bisogno di nulla pur non avendo niente, dagli abbracci stretti e dalle danze con la nipote ritrovata, assieme al mistero di un bracciale scomparso, un dono probabilmente negato e nascosto, o gettato in fondo al mare o chissà…

Alessandro Preziosi è Andrea, suo padre, intellettuale comunista e giornalista, o almeno così pare, aspro con Vittoria e ancor di più quando si sente minacciato dalla sorella che ha aperto un varco nel cuore di sua figlia. Pina Turco è Nella, madre di Giovanna, una donna che dipende dal marito, che lo ammira e al quale crede senza riserve, una donna che non sempre si sente al proprio posto a che ama sua figlia e vuole difenderla da Vittoria.

Nel cast anche Raffaella Rea, Biagio Forestieri, Rossella Gamba, Azzurra Mennella, Susy Del Giudice, Giuseppe Brunetti, Gianluca Spagnoli, Maria Vera Ratti, Giuseppe Buselli, Adriano Pantaleo. Napoli è anch’essa protagonista della storia, una città dal doppio volto, un po’ come tutti gli esseri di questo racconto, affascinante quanto squallida, per bene quanto triviale e greve. Il nostro videoincontro con regista e cast: