L’amica geniale 2, videointerviste a Gaia Girace e Margherita Mazzucco

di Patrizia Simonetti

La storia di Lila e Lenù non è finita. Tornano le due ragazze nate dalla penna di Elena Ferrante che le ha raccontate a più riprese ne L’amica geniale: da lunedì 27 a mercoledì  29 gennaio i primi due capitoli della nuova stagione sbarcano al cinema con Nexo Digital e da lunedì 10 febbraio L’amica geniale 2 Storia del nuovo cognome partirà in prima visione mondiale su Rai 1, subito dopo Sanremo. Il nuovo cognome del titolo è Carracci, quello cioè di Stefano, marito di Lila, che si è appena sposata a soli 16 anni: quel nuovo cognome che dovrà portare a forza così come i lividi sulla faccia a ricordarle la prima notte di nozze, lividi che la sua famiglia non vede infliggendole un dolore e un senso di solitudine ancora più grande, lei ribelle ed emancipata dentro, non riesce proprio a sopportarlo. Per fortuna c’è sempre Elena, 16 anni pure lei, studentessa modello ma con un’inquietudine adolescenziale dentro che la spingerà a osare: anche Elena ha scoperto in qualche modo l’amore e la sessualità con Antonio, ma è ancora affascinata da Nino e dal suo impegno politico e sociale, e la ricerca della felicità continua anche per lei, ma fuori dal rione e con tutt’altre persone. Una vacanza insieme a Ischia dove ritroveranno anche Nino, di cui si invaghirà pure Lila, cambierà molto di loro, del loro legame e del loro mondo, dividendo nuovamente le loro strade, accomunate però da impegno ed emancipazione.

Questa la parola chiave del romanzo e della serie: emancipazione femminile, che sembrerebbe davvero impossibile immaginare nella Napoli degli anni Cinquanta e Sessanta per Lila e Lenù, nuovamente interpretate da Gaia Girace e Margherita Mazzucco, giovani star già proiettate verso un futuro di attrici di successo, entrambe, come ci rivelano nella nostra videointervista, con tanta voglia di sperimentare e cambiare registro, senza tuttavia rinunciare alla qualità di eventuali nuovi progetti. Ritroviamo e troviamo poi nel cast Giovanni Amura che è Stefano, Anna Rita Vitolo, Luca Gallone, Antonio Buonanno, Valentina Acca, Gennaro De Stefano.  

L’amica geniale 2 Storia del nuovo cognome è sempre diretta da Saverio Costanzo che lascia però ad Alice Rohrwacher la regia di due degli 8 episodi, il 4 e il 5, quelli che raccontano la vacanza a Ischia delle due protagoniste: “se i primi due episodi di Storia del nuovo cognome sono fortemente in continuità con la fine della prima stagione, dal terzo capitolo le cose iniziano a cambiare – spiega Saverio CostanzoLila ed Elena ci appaiono più grandi, adulte. La macchina da presa e la messa in scena tentano di seguire questa loro crescita facendo respirare le inquadrature con un tempo più posato e discontinuo insieme; qualcosa inizia a rompersi. Il ritmo accelera decisamente nel quarto e quinto capitolo, gli episodi della vacanza ad Ischia. La sensibilità poetica ed anarchica di Alice Rohrwacher accompagna le ragazze nel loro tempo e così, al ritmo di un cha cha cha ballato sulla spiaggia, entriamo nel linguaggio ribelle degli anni 60, ispirato ai cineasti francesi della Nouvelle Vague. La divisione, la frattura fra Lila ed Elena dopo Ischia, è la rabbia del sesto capitolo: il montaggio strappa inquadrature e musica, il tempo filmico s’inasprisce mentre il punto di vista, fino ad ora di Elena, si confonde come le valigie sul nastro di un aeroporto, passando da un testimone arrabbiato all’altro. I fantasmi che danno il titolo al settimo capitolo sono i compagni della solitudine di Elena durante gli anni della Normale. Lila è ormai un ricordo lontano, un’immagine sgranata come quella impressa nella pellicola 16mm che dà forma al suo personale racconto a quei diari segreti che Lila affida ad Elena in uno dei suoi rari ritorni a Napoli, facendosi promettere dall’amica che non li leggerà mai, e che invece diventano per Elena il pungolo necessario per reagire e liberarsi dalla paura in cui è precipitata. L’ultimo capitolo è il ritorno: il linguaggio torna al suo inizio, l’immagine si allarga e riscopre l’orizzonte che si era chiuso, Elena si laurea e diventa scrittrice. Il tempo delle inquadrature si dilata alla ricerca del respiro epico di chi tornando trova tutto uguale, eppure tutto diverso”

Ecco le nostre videointerviste a Gaia Girace e Margherita Mazzucco, la videosintesi della conferenza stampa con le due protagonisteassieme a Saverio Costanzo e Alice Rohrwacher, e il video del photocall con registi e cast: