‘La mafia uccide solo d’estate’ si fa serie, videointervista a Anna Foglietta e Claudio Gioè

di Patrizia Simonetti

Salvatore ha dieci anni e due amici che definisce “stupidi” ma veri, e la sua vita sembra sconvolgersi quando in classe arriva una ragazzina nuova, e di solito le ragazzine nuove della scuola sono sempre le più belle. Alice poi lo è davvero, bionda, carina, se la tira pure un po’ e Salvatore è un attimo che perde la testa, del resto “l’ho vista prima io” dice ai suoi due amici. Conquistarla però non è facile e il primo tentativo è nel portarle un dolce preso al bar, lo stesso che ha preso quel poliziotto simpatico che ha conosciuto a colazione, tal Boris Giuliano, che se resiste a mangiarselo per strada e glielo porta tutto intero allora è amore, gli dice. E da quel giorno Salvatore gli chiederà consiglio su ogni cosa… Comincia così La mafia uccide solo d’estate, la serie tratta dall’omonima opera prima di Pif al via lunedì 21 novembre in prima serata su Rai, con lo stesso identico spirito del film: prendere in giro Cosa Nostra, parlare di mafia con ironia ma non per questo con meno cognizione di causa e realismo, raccontare fatti realmente accaduti negli anni settanta, gli anni di piombo, e oltre, attraverso una famiglia qualunque, o quasi, di Palermo: i Giammarresi. Salvatore ha infatti una sorella, Angela, che in piena adolescenza dà di matto per cpoco, come quando sua madre le chiede di occuparsi del pranzo il giorno dopo che lei potrà fare tardi al lavoro: “perché io?”  chiede alla madre, “perché sei femmina” risponde quella, e giù urla e sbattimenti di porte al grido di “non lo sai che le donne devono essere indipendenti?” Tutto ciò perché Pia, la madre, appunto, di Salvatore e Angela, è stata finalmente chiamata panna-fogliettaeduardo-buscettafrancesco-sciannavalentina-dagostino-copiaer una sostituzione a Partinico: lei fa l’insegnante, ma è sempre precaria e supplente, per cui sta lì che prega che qualche collega più fortunata nel lavoro si rompa qualcosa per poter prendere il suo posto almeno per qualche mese, e poi si sente in colpa. E poi c’è Lorenzo che lavora all’anagrafe, papà di Salvatore e Angela e marito innamorato di Pia, convinto che alla mafia ci si può opporre e resistere, ma poi… Poi c’è anche Massimo, fratello di Pia, che lavora per finta e che è convinto che la mafia non esiste, almeno all’inizio, e che ha una fidanzata molto bella di nome Patrizia.  La regia de La mafia uccide solo d’estate – la serie è di Luca Ribuoli, la voce narrante è proprio quella di Pif, nel cast Francesco Scianna, Valentina D’Agostino, Eduardo Buscetta e Angela Curri e pure Nino Frassica che fa Fra Giacinto e Nicola Rignanese che è Boris Giuliano. Ad interpretare Pia e Lorenzo sono invece Anna Foglietta, sul grande schermo in questi giorni con Che vuoi che sia e dal 20 novembre di nuovo a teatro ne La pazza della porta accanto, e Claudio Gioè, ed eccoli nella nostra videointervista:

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