Ennesimo e meritato riconoscimento per Alessandro Borghi (qui la nostra videointervista ad Alessadnro Borghi ai David di Donatello) e la sua interpretazione di Stefano Cucchi nel film Sulla mia pelle di Alessio Cremonini: a consegnargli il Premio Gabriele Ferzetti come Miglior Attore Protagonista è stata la giuria del pubblico del Bifest 2019 presieduta da Lidia Ravera che ha assegnato i premi per la sezione Opere prime e seconde: “per l’abilità e la modestia – si legge nella motivazione – con cui ha messo il suo notevole talento di attore al servizio di un film di denuncia, dando voce, volto ed emozione ad un giovane uomo che è stato ammazzato di botte e poi ammazzato di nuovo, da nove anni, per depistaggi e bugie. Per il rigore e la sensibilità con cui ha contribuito a fare giustizia. Con un grazie”. Il Premio Mariangela Melato per la Migliore Attrice Protagonista va a Linda Caridi per la sua interpretazione in Ricordi? di Valerio Mieli “per l’intensità con cui ha saputo evocare la grazia, la leggerezza della protagonista femminile alle prese con l’indole malinconica del protagonista maschile. Per la sapienza con cui ha saputo scivolare verso la malinconia, come se decidesse di farsene carico allo scopo di liberare lui. Per la sua bellezza senza artificio, per la forza e per la consapevolezza che i suoi grandi occhi scuri esprimono così perfettamente. Uno sguardo in cui le donne si riconosceranno con gioia” (qui la nostra videointervista a Linda Caridi alla presentazione del film). E allo stesso Mieli va il Premio Ettore Scola per il Miglior Regista “per aver saputo evocare, con la forza dei dettagli che rimangono impigliati nella memoria, la storia sempre uguale e sempre diversa di un amore. Ma anche l’incedere implacabile del tempo che tutti ci trasforma senza sosta, anche l’inafferrabilità del presente, così difficile da godere finché non diventa racconto. Per aver osato riprodurre con uno stile abilmente ansiogeno, l’intenso disordine che presiede lo svolgersi delle nostre esistenze, la casualità, gli umori, le piccole grandi furbizie del sedurre, e la tensione costante tra il desiderio e la paura di essere felici. Per essere riuscito a mettere in scena una piccola tragedia assolutamente contemporanea: il protrarsi infinito dell’adolescenza, con quel suo tenero e maturo interrogarsi ininterrottamente, sull’intensità e la durata della passione amorosa. Come se la vita non dovesse mai incominciare, come se non si dovesse mai smettere un ragazzo e una ragazza”.
La Giuria del Concorso Panorama Internazionale del Bifest 2019 presieduta dal critico britannico Derek Malcolm e composta da Alberto Crespi, Giuliana De Sio, Salvatore Maira e Grazyna Torbicka, ha consegnato il Premio Bifest International per il Miglior Attore Protagonista a Seu Jorge per il film brasiliano Marighella di Wagner Moura: “Jorge, cantante pop apprezzatissimo in patria, si trasforma con grande adesione fisica e psicologica in un personaggio storico, Carlos Marighella, poeta e guerrigliero che combattè negli anni ’60 la dittatura militare che insanguinava il suo paese. Un ruolo, e un film, che nel Brasile di oggi si trasformano in un gesto politico coraggioso e necessario”. E per la Migliore Attrice Protagonista a Trine Dyrholm per il film danese Queen of hearts (Dronningen) di May el-Toukhy “per la sua interpretazione di una donna, moglie e madre, che va contro i propri ruoli sociali travolta da un desiderio al tempo stesso consapevole e inarrestabile. Già pluripremiata per “La comune” di Thomas Vinterberg e per “Nico 1988” di Susanna Nicchiarelli, Trine Dyrholm si conferma con questo ruolo una delle più brave e importanti attrici europee”. Il Premio Bifest International per la Miglior Regia va a Ali Vatansever per il film turco Saf: “ispirandosi a modelli illustri, dal neorealismo italiano al cinema di Ken Loach, questo giovane cineasta racconta il mondo del lavoro e il neo-capitalismo turco come una perenne guerra fra poveri, e mette in evidenza i drammi umani e sociali sia degli operai turchi, sia degli immigrati siriani. Un film ambientato in un quartiere della parte asiatica di Istanbul, ma che diventa un ritratto dell’Europa contemporanea”.
Infine la direzione artistica del Bifest 2019 ha, di propria iniziativa, conferito una Menzione Speciale all’attrice Martina Apostolova per il film bulgaro Irina di Nadejda Koseva “che dà vita a un personaggio che attraversa il film come una forza della natura, e che sarà difficile dimenticare”.
Il Bifest 2019, che ieri ha visto l’anteprima de Il Grande Spirito di e con Sergio Rubini e con Rocco Papaleo, Ivana Lotito, Geno Diana (qui le nostre videointerviste), chiude oggi i battenti con la proiezione del film Non pensarci di Gianni Zanasi e la Masterclass di Valerio Mastandrea; l’anteprima internazionale di Passeggeri Notturni alla presenza del regista Riccardo Grandi, degli attori Claudio Gioè e Alessandro Tiberi, dello sceneggiatore Gianrico Carofiglio, e della produttrice Gloria Giorgianni; gli incontri con il regista Basile Doganis (Maltem), i registi Fabio e Damiano D’Innocenzo e gli attori Andrea Carpenzano e Matteo Olivetti (La terra dell’abbastanza); la regista Michela Occhipinti, la sceneggiatrice Simona Coppini e il produttore Andrea Occhipinti (Il corpo della sposa), il regista Alessio Cremonini e l’attrice Brunella Voto (Sulla mia pelle).