Donatella Finocchiaro, tra Youtopia e Nato a Casal di Principe, videointervista

di Patrizia Simonetti

Non capita a tutti di essere sul grande schermo contemporaneamente in due film usciti all’unisono, entrambi belli tosti e con qualcosa da dire e da far riflettere. Succede però a Donatella Finocchiaro, catanese, ex avvocato, che sul grande schermo debutta subito da protagonista, quella di Angela, film del 2001 di Roberta Torre, per poi lavorare con alcuni dei più grandi registi italiani, da Calopresti a Bellocchio, da Crialese a Francesca Archibugi ne Gli sdraiati, oltre a calcare il palcoscenico diretta ancora da grandi nomi del teatro, da Ronconi a De Rosa, senza disdegnare la televisione ( da Purché finisca bene a Squadra mobile).

Dal 25 aprile la vediamo infatti in Youtopia di Berardo Carboni, ispirato alle cronache degli ultimi anni, dove interpreta il ruolo di Laura, una donna di 44 anni che si ritrova, come accade a molti di questi tempi, senza un lavoro e senza riuscire a trovarne uno nuovo, con il mutuo da pagare per una casa che presto sarà messa all’asta, e una figlia di 18 anni di nome Matilde (qui la nostra videointervista a Matilda De Angelis che la interpreta) che prima la convince a spogliarsi su Internet, poi visti gli scarsi guadagni, mette all’asta la sua verginità. Ma la troviamo anche in Nato a Casal di Principe di Bruno Oliviero, tratto dalla vera storia di Amedeo Letizia, coproduttore del film, e dal suo libro che la racconta: qui Donatella Finocchiaro è Teresa, madre di Paolo (Ivan Silvestri) misteriosamente scomparso, e di Amedeo (qui la nostra videointervista ad Alessio Lapice che lo interpreta), che torna appositamente da Roma per cercarlo: Teresa non riesce a reagire, l’unica cosa che sa fare è piangere e pregare, fino a giocarsi l’ultima carta che il suo dolore e il suo modo di essere le suggeriscono: una veggente.

Due donne, quindi, entrambe madri forse più deboli dei loro figli e annientate dal dolore, ma “completamente diverse – ci dice Donatella Finocchiaro, mamma di una bimba di quattro anni, nella nostra videointervista che trovate a fine articolo – in Youtopia Laura ha perso il lavoro, le stanno pignorando la casa, è sotto alcol, è un personaggio veramente tosto e complicato, è sicuramente lo specchio dei nostri tempi, vittima di questa epoca di assoluto individualismo e di grande narcisismo dove esibirsi su Facebook o su Instagram ormai è normale e non più giudicabile. Mentre Teresa in Nato a Casal di Principe è il tunnel del dolore, una donna immersa nei primi giorni in cui scompare il suo ragazzo, e non si sa perché visto che la loro è una famiglia pulita, ma vivendo a Casal di Principe sei contaminato dalla camorra; questo però succedeva negli anni Ottanta, è una storia vera ma di quell’epoca…” La nostra videointervista a Donatella Finocchiaro: