Daniele Monterosi tra House of Gucci e Vita da Carlo: la magia dell’improvvisazione. Videointervista

di Patrizia Simonetti

Daniele Monterosi ama il suo lavoro. E ama parlarne. Lo dimostra il fatto di avermi rilasciato questa videointervista poco fa, la mattina della vigilia di Natale. Ciò che mi ha colpito di lui è soprattutto quel suo modo di parlare in modo semplice e sincero di temi grandi e importanti che riguardano la sua professione. Come della sua convinzione che gli attori abbiano “il potere di cambiare il mondo” o del fatto che a lui “non piace recitare” bensì “costruire esseri umani”; e soprattutto dell’indole creativa che lo porta a lanciarsi senza paura  nell’improvvisazione, durante la quale, paradossalmente, si scrolla di dosso quel certo timore che custodisce sin da bambino dell’essere osservato, cosa altrettanto paradossale per chi ha deciso di intraprendere la carriera attoriale. Carriera che lo ha portato anche nei cast di serie televisive internazionali, come l’americana Amanda Knox e i primi due capitoli della triologia britannica Zen nel ruolo di Branco.

Daniele Monterosi è così e, a proposito di produzioni internazionali, ci stupisce un po’ quando racconta del suo breve ma intenso incontro con Lady Gaga sul set di House of Gucci, il film di Ridley Scott appena uscito al cinema, di come lei stessa preferisse farsi chiamare Patrizia, come la Reggiani cui dà vita nel film, di come lui l’abbia dovuta sopraffare in quella scena preziosa dove irrompe in casa sua nelle vesti del Capo della Guardia di Finanza, di come lei lo abbia invitato a improvvisare, e anche di come sia riuscito a tessere un rapporto di fiducia e rispetto con il grande regista britannico.

Al cinema lo abbiamo visto in film come Il grande Sogno di Michele Placido e A mano disarmata di Claudio Bonivento, ma quello di Daniele Monterosi – che durante il lockdown ci ha tenutto compagnia sul web con il suo Daniele racconta –  è un volto noto anche di tante serie italiane di grande successo come Gomorra 3, Una pallottola nel cuore 3, Nero a metà, Non dirlo al mio capo 2, RIS. E adesso è su Prime Video in Vita da Carlo, dove interpreta un medico particolare che interagiste con lo stesso Verdone e con Max Tortora: anche lì l’improvvisazione è stato il suo punto forte, stavolta imposta, per così dire, dallo stesso Verdone.

Con Daniele Monterosi ho parlato poi dei sì e dei no ricevuti nel corso della sua carriera, dei suoi progetti e dei suoi prossimi lavori – lo vedremo ad esempio presto in Power of Rome di Gianni Triolo nelle irriconoscibili vesti di Marco Aurelio, ma anche in una nuova serie Rai che sta girando proprio in questi giorni. Sentirlo e vederlo parlare è davvero un piacere, ecco perché vi lascio alla nostra bella e lunga chiacchierata in una piovosa mattina della vigilia di Natale. La mia videointervista a Daniele Monterosi:

 

 

 

 

Le foto di Daniele Monterosi sono di Angelo Costanzo e di Alessandro Pensini