C’è sempre un’amica quando stai male per amore. O almeno dovrebbe esserci. Claudia ce l’ha e si chiama Diana: “faccio un po’ da contrappunto al momento drammatico perché poi, alla fine, è un film ironico, ma anche amaro” ci dice nella nostra videointervista che trovate a fine articolo Carlotta Natoli che la interpreta in Amori che non sanno stare al mondo, il nuovo film di Francesca Comencini tratto dal suo romanzo omonimo in sala da oggi, mercoledì 29 novembre, con Lucia Mascino che è Claudia (qui la nostra videointervista a Lucia Mascino), Thomas Trabacchi , (nella vita peraltro marito di Carlotta Natoli), che vediamo su Rai 1 ne La strada di casa e che in Amori che non sanno stare al mondo è l’uomo che fa soffrire Claudia, ovvero Flavio, e, appunto, Carlotta Natoli che è Diana, ovvero “l’altra metà del mondo, l’amica che tutti abbiamo avuto nei momenti più loschi della vita” ci dice ancora l’attrice romana che interpreterà ancora un’amica anche nel nuovo film di Gianni Zanasi che lei stessa definisce già “una bomba”. Ma a volte quando finisce un amore, ne arriva subito un altro, o quanto meno la possibilità che ce ne possa essere un altro, un nuovo inizio, una nuova, timida, forse anche un po’ goffa ricerca di un’altra felicità, che in questo caso si chiama Nina, che è “più giovane e più sicura rispetto alla protagonista, forse perché perdiamo le nostre sicurezze con l’età – ci dice nella nostra videointervista a fine articolo Valentina Bellè che la interpreta – Nina in realtà incarna tanti tipi di donne che, tutte riunite, formano davvero che cos’è la donna e io stessa mi sono ritrovata un po’ in ogni personaggio del film”. Ecco dunque la nostra videointervista a Carlotta Natoli, che presto dunque vedremo anche in Troppa grazia di Gianni Zanasi, e la nostra videointervista a Valentina Bellè che, ancora su Rai 1 con Sirene e al cinema in Una questione privata dei Taviani, rivedremo presto sia sul piccolo che sul grande schermo nel ruolo di Dori Ghezzi in Principe libero, film di Luca Facchini su Fabrizio De André:
568