22.11.63, la serie TV firmata Stephen King con James Franco a spasso nel tempo

di Patrizia Simonetti

Tutti prima o poi ci siamo immaginati di poter tornare nel passato e cambiare alcuni nostri comportamenti o decisioni modificando quindi al tempo stesso gli eventi da essi scaturiti e ritrovarsi in un presente più soddisfacente. Magari abbiamo pensato a una storia d’amore che non avremmo dovuto interrompere o, al contrario, a una relazione che sarebbe stato meglio chiudere prima, o a quell’offerta di lavoro che non ci spieghiamo ancora perché l’abbiamo rifiutata che se potessimo tornare sui nostri passi chissà ora che bella vita professionale avremmo. Ma chi mai ha pensato di tornare indietro nel tempo per cambiare un evento politico, drammatico e tragico, assolutamente non legato alle nostre azioni e talmente grande da non modificare soltanto la nostra vita ma anche quella di molte altre persone se non del mondo intero? Tipo sventare l’omicidio di John Fitzgerald Kennedy avvenuto a Dallas il 22.11.63?

Per questo si intitola proprio così, 22.11.63 la nuova serie TV al via lunedì 11 aprile in prima visione assoluta e in prima serata su Fox, otto episodi tratti dall’omonimo romanzo di Stephen King che li produce assieme a J.J. Abrams (Lost, Star Wars: Il risveglio della Forza) che li scrive, a Bridget Carpenter (The Red Road, Parenthood) e a Bryan Burk (Person of Interest, Star Wars: il risveglio della Forza), diretti da Kevin Macdonald, premio Oscar per Un giorno a settembre, il documentario sulla strage alle Olimpiadi di Monaco del 1972, e che vedono protagonista James Franco (General Hospital, Ritorno alla vita) nei panni di Jake, un insegnante per adulti di Lisbon, nel Maine, decisamente poco soddisfatto della sua vita, sia professionale che privata. Sua moglie Christy lo ha appena lasciato, seppur augurandogli il meglio, facendogli firmare i documenti per il divorzio davanti a un panino con hamburger nella tavola calda del suo amico Al dopo una giornata di lavoro in cui ha premiato con una A+ il tema di un anziano signore che raccontava di come la notte di Halloween di tanti anni prima il padre gli aveva ammazzato a martellate madre, sorella e fratello. Come se non bastasse poco dopo Al gli rivela che ha un cancro e infatti sta malissimo mentre un attimo prima era in gran forma, e il giorno dopo lo infila nel ripostiglio e lui si ritrova in un altro posto con un tipo strano che gli spiega che proprio no, lui non dovrebbe essere lì. Poi l’amico gli rivela che quello è che un passaggio spazio-temporale che porta direttamente al 21 ottobre 1960 dove puoi restare quanto vuoi tanto nel presente si tratterà sempre di un paio di minuti, che poi vuol dire che puoi semplicemente avvisare che vai a comprare il giornale o le sigarette e startene nel passato per due o tre anni che nessun se ne accorge. Certo, inizialmente Jake ha qualche piccolo dubbio, del resto chi crederebbe a un’eventualità del genere? Poi però l’idea gli appare chiara: tornerà indietro nel tempo per sventare l’assassinio di JFK e di conseguenza tutto ciò che ne è scaturito. Ma non tutti lo aiuteranno, anzi. Il primo ad ostacolarlo sarà ovviamente Lee Harvey Oswald, considerato l’omicida del presidente americano, ma non solo. In compenso avrà una storia d’amore con una bella e misteriosa donna (Sarah Gadon di Maps to the stars).

Considerazione amara: in 22.11.63 ritroviamo molti temi importanti come il razzismo e la violenza domestica per imbattersi nei quali non è purtroppo necessario tornare indietro nel tempo e non c’è certo da stare allegri visto che sono arrivati fino a noi. Ma troviamo anche un clima divertente e spiritoso che ci fa comunque pensare che qualcosa di favoloso ci dev’essere stato davvero i quei favolosi anni sessanta. Nel cast anche Chris Cooper (Oscar per Il ladro di orchidee), Josh Duhamel (Las Vegas, Transformers, Battle Creek), T.R. Knight (Grey’s Anatomy) e Cherry Jones (24).