Raffaello Il Principe delle Arti in 3D al cinema con Flavio Parenti e Angela Curri, videointerviste

di Patrizia Simonetti

Forse non tutti sanno che Raffaello era molto amico di Leonardo Da Vinci e che quando quest’ultimo gli mostrò la sua Gioconda, al primo si aprì un mondo nuovo sulla pittura e sull’arte che lo rese un grande innovatore, proprio grazie a quelle magie del capolavoro leonardesco come “la tridimensionalità del soggetto e la profondità di campo assorbiti da tutti i suoi successivi quadri”, ci racconta un appassionato Flavio Parenti che lo interpreta in Raffaello Il Principe delle Arti in 3D, spettacolare film d’arte prodotto da Sky con Musei Vaticani e Magnitudo Film e in sala da lunedì 3 a mercoledì 5 aprile grazie a Nexo Digital, prima trasposizione cinematografica su Raffaello Sanzio, uno degli artisti più prolifici, rappresentativi e sorprendenti del Rinascimento italiano e tra i più celebri al mondo, vero enfant prodige divenuto Magister a soli 17 anni e morto sfortunatamente alla giovane età di 37 nel pieno vigore artistico. Non mancano esperti e storici dell’arte come Antonio Paolucci, Vincenzo Farinella e Antonio Natali a raccontarci di lui e delle sue opere: in Raffaello Il Principe delle Arti ne ammiriamo da molto vicino più di quaranta e fa un certo effetto vederle in 3D, anche se poi in realtà in 3D non erano, dallo Sposalizio della Vergine alle celeberrime Madonne come La Madonna del Cardellino, e poi La velata e La Fornarina, e pure Le stanze di Raffaello in Vaticano, la Trasfigurazione, fino alla ricostruzione in esclusiva della Cappella Sistina come appariva il 26 dicembre del 1519 quando, sotto la volta dipinta dal Perugino e da Michelangelo, che non aveva però ancora realizzato il Giudizio Universale, furono esposti i suoi primi sette arazzi.

“Raffaello era molto sagace e intelligente e si può dedurre dai suoi quadri” ci dice ancora Flavio Parenti nella nostra videointervista che trovate a fine articolo, orgoglioso non poco di dar vita al grande pittore di Madonne sul quale si è preparato alla perfezione appassionandosi anche alla sua vita, e ribadendo l’importanza di film come questo, presto nei cinema di 60 paesi del mondo, perché “abbiamo il Rinascimento, la bellezza, Raffaello – ci dice – ed è bello mostrare che anche questa è l’Italia…” Non poteva naturalmente mancare la Fornarina, grande amore e musa di Raffaello, quella Margherita Luti passata alla storia come Fornarina perché figlia di fornaio, che il pittore di Urbino, che amava la vita e l’amore stesso, non si stancava mai di dipingere e che in Raffaello Il Principe delle Arti assume le sembianze di Angela Curri, vista di recente in TV ne La mafia uccide solo d’estate e ne I fantasmi di Portopalo: “è un’emozione unica interpretare questo personaggio – ci confida l’attrice nella nostra videointervista in coda all’articolo – perché dà vita a uno dei ritratti che rispecchiano l’amore”. Nel film viene infatti riprodotta una scena in cui Raffaello dipinge la sua amata ne La Velata e “la manica del suo abito è una delle maniche più belle mai dipinte nella storia dell’arte” ci dice ancora Angela Curri, emozionatissima nell’indossare gli abiti firmati niente meno che dal costumista Maurizio Millenotti cuciti su di lei, punto dopo punto. Altri personaggi importanti della vita di Raffaello fanno la loro comparsa, per quanto breve, come il padre, Giovanni Santi, che lo avviò all’arte, interpretato da Enrico Lo Verso, e Pietro Bembo, suo grande amico che scrisse per lui il celebre epitaffio di cui ci ha raccontato Marco Cocci che lo interpreta (qui la nostra videointervista a Marco Cocci). Ed ecco dunque le nostre videointerviste a Flavio Parenti e Angela Curri: