Violetta, anzi Tini: Martina Stoessel presenta il disco e il film della svolta. Videointervista

di Patrizia Simonetti

Violetta è tornata. Anzi, prepariamoci a dirle addio perché adesso c’è Tini. Sempre lei, certo, Martina Stoessel, attrice, cantante e ballerina argentina oggi 19enne che ha fatto strage di cuori in tutto il mondo, Italia compresa. Ovunque al suo solo passaggio, da almeno quattro anni a questa parte, orde di ragazzine a singhiozzare per la commozione e a puntare i piedi con mamma e papà costringendoli a vedere la telenovela musical-adolescenziale trasmessa per tre stagioni in 20 paesi, da noi su Disney Channel e RaiGulp, macinando ascolti, a portarli al suo concerto, a comprare loro gli svariati gadget firmati Violetta. Sono le V-lovers, euna cosa è certa: non sono semplici fan, piuttosto groupies di Vilu, come loro chiamano Martina Stoessel – Violetta, innamorate perse della dolce adolescente graziosa ed educata che vive con il papà a Buenos Aires dividendosi tra l’amore per la musica, gli amici e i fidanzatini, Leon in primis. Bene, adesso la serie è finita, Violetta è cresciuta e ha deciso di chiamarsi Tini e di dirlo al mondo intero, e soprattutto ai suoi fan, con il suo primo album da solista uscito ieri, un doppio registrato con Hollywood Records, distribuito da Universal Music Italia e intitolato appunto semplicemente Tini, e soprattutto con un film, Tini la nuova vita di Violetta, diretto da Juan Pablo Buscarini, nelle nostre sale dal 12 maggio, ma stasera in anteprima all’Auditorium Parco della Musica di Roma con tanto di live ispirato alle atmosfere del film e pure di red carpet sul quale sfileranno anche gli altri protagonisti: oltre a quelli già noti della serie TV come Jorge Blanco che fa il suo fidanzato Leon, Mercedes Lambre che è la sua migliore amica Ludmilla e Clara Alonso, l’amorevole zia Angie, ce ne sono tanti nuovi come Adrian Salzedo, Georgina Amoros, Francisco Viciana, l’olandese Ridder Van Kooten (che presto ritroveremo nella nuova serie Disney Benelux dal titolo Jonge Garde), e gli italiani Beatrice Arnera, Leonardo Cecchi (Alex & Co.) e Pasquale Di Nuzzo (qui la nostra videointervista), oltre all’attrice spagnola Angela Molina. Nel film Violetta entra in crisi credendo che il suo amato Leon la tradisca, così, in quel modo radicale che sono le donne hanno il coraggio di usare, decide di mollare tutto: la musica, la ribalta, la fama. Il padre però la spedisce in Italia, in Sicilia per la precisione, da una sua amica che ospita tutti giovani artisti in cerca di ispirazione. Lì Violetta incontrerà Caio, un bel ragazzo che lavora con la sua barca e che ci proverà a farle perdere la testa, ma soprattutto ritroverà le sue origini, la sua anima, il contatto con la mamma morta tanto tempo fa e in uno scontro tra passato, presente e futuro scoprirà di essere finalmente Tini. Abbiamo incontrato Martina Stoessel questa mattin.

Martina, cosa rappresenta per te davvero questo film?

Per me è la ciliegina sulla torta finale. Dopo cinque anni di Violetta, tre stagioni televisive, ottanta capitoli e tournée in tutto il mondo, questo film è un po’ il coronamento, la chiusura di questo progetto, ma anche l’inizio di qualcosa di nuovo, cioè di Tini, quella che io sono e che sarò. Ci saranno molte sorprese.

Ma i tuoi fan come la stanno prendendo?

Io i miei fan li sento felici, c’è molta gioia e bellezza, è uscito il mio primo albun da solista, si respira spirito di rinnovamento, vuol dire che non stiamo fermi e questa è una cosa buona.

E poi le abbiamo chiesto: