Califano: videointerviste a Leo Gassmann, Angelica Cinquantini, Jacopo Dragonetti e Valeria Bono

di Patrizia Simonetti

L’arte, la poesia, gli incontri, gli amori, la droga e i guai di Franco Califano in un film a lui dedicato da Alessandro Angelini che lo racconta in quell’arco della vita che va dai suoi 22 anni fino alla maturità. Semplicemente Califano il titolo, così come sembra che semplicemente lo abbia interpretato Leo Gassmann, davvero poco in comune con il Califfo eppure così evocativo e somigliante, persino nella voce sulla quale, ci racconta nella nostra videointervista, ha lavorato tanto. Il film si apre con lui sul palco che canta e recita Me ‘nnamoro de te ed è davvero sorprendente.

Califano comincia però dall’arresto nel 1984 al Teatro Parioli di Roma poco prima di entrare in scena. Eppure aveva appena deciso di rigare dritto… Il film va poi a ritroso fino alla sua gioventù. Senza padre, a casa con la madre e il fratello, Franco scrive poesie. Poi basterà che un tal Edoardo Vianello (Jacopo Dragonetti) dica una frase tanto semplice quanto magica, e cioè che le canzoni sono poesie con la musica sotto, per creare la vera magia, quella di Franco Califano cantautore e autore.

Nel corso della sua vita è stato brusco e duro, soprattutto con le donne, ma sempre onesto, sia con Rita, il suo primo amore che gli darà una figlia, che con Mita Medici, interpretata da Angelica Cinquantini, con la quale vive un storia intensa e piena di sole, ma breve. In Califano ritroviamo tutti loro e anche Gianni Minà (Andrea Ceravlo), Ornella Vanoni (Valeria Bono), i Ricchi e Poveri che lui stesso scoprì e portò al successo, e lo abbiamo detto anche a loro.  E poi il suo amico di sempre e per sempre, Antonello Mazzeo, interpretato da Giampiero De Concilio. Fu grazie a lui che anche agli arresti domiciliari Califano riuscirà a scrivere un disco intitolato Impronte Digitali e ritornare a Teatro, quello stesso Parioli che lo aveva visto in mentette, stavolta da uomo libero e artista immortale. E naturalmente troviamo le sue canzoni, Tutto il resto è noia, Io non piango, La mia libertà…

“Raccontare la storia del giovane Califano, è stato un percorso affascinante, per certi versi unico e straordinario, fatto di sfide. Quella del cast in primis – spiega il regista – Credo che il merito di Leo Gassmann nell’incarnare il ruolo di Franco Califano sia quello di aver trovato un equilibrio, facendo convivere sullo stesso piano stati d’animo opposti; il sorriso seducente di chi non accetta mai un ‘no’ come risposta e le fragilità del giovane uomo. Leo non ha semplicemente vestito i panni di Califano, ma ha reso evidente la sua ‘fame’ e il suo bisogno di solitudine. Di pari passo il mio intento è stato quello di raccontare l’uomo oltre la maschera, mettendo in un dialogo costante l’uomo, il bambino, l’artista. Da regista ho amato subito questo progetto, complicato e ambizioso, la bella sceneggiatura di Isabella Aguilar e Guido Iuculano che non sarebbe stato possibile realizzare senza il supporto di tutti i compagni di viaggio. Alla fine di questo percorso così ricco, solo una domanda rimarrà senza risposta. Sapere se questo film sarebbe piaciuto a Franco. O forse no. Perché sincero e diretto come ce lo hanno raccontato, chissà che il Maestro non trovi il modo di farcelo sapere“.

Califano va in onda in prima serata su Rai1 Domenica 11 febbraio, all’indomani dalla finale di Sanremo 2024 di cui Leo Gassmann, due Festival alle spalle – uno vinto nel 2020 tra le Nuove Proposte con Vai bene così, l’altro l’anno scorso cui ha partecipato con Terzo Cuore – sarà ospite proprio per lanciare il film, come ci racconta nella nostra videointervista. Ecco allora le nostre videonterviste a Leo Gassmann, Angelica Cinquantini, Jacopo Dragonetti e Valeria Bono: