Videointervista a Pamela D’Amico: ‘Vivo nel Mondo’ è un grido d’appartenenza all’umanità intera

di Patrizia Simonetti

L’avevo incontrata l’estate scorsa felice come una Pasqua al suo esordio a Rai Radio 2 in Brasil a fianco di Max De Tomassi, la incontro di nuovo quasi un anno dopo per parlare del suo nuovo singolo Vivo nel mondo (Believe Digital), ed è sempre felice come una Pasqua. Pamela D’Amico, cantante, cantautrice, attrice, conduttrice italo brasiliana, è una forza della natura: solare, curiosa, empatica, con tante cose da raccontare e altrettante da voler sapere. Quattro passi con lei nel centro di Roma, in quella che definisce “la sua Trastevere”, di giallo vestita con sandali in tinta e i tacchi che le si infilano tra i sampietrini, chiacchieriamo un po’ di tutto, dell’amore comune per i cani e gli animali tutti, dell’estate che finalmente sta tornando, delle mascherine ancora necessarie anche se leggermente fastidiose sotto il sole di una bella mattina di giugno, ridiamo, ci scattiamo pure un selfie, poi ci fermiamo in un locale a mezzo passo dal Lungotevere, dove naturalmente la conoscono, e davanti a due Spritz, che di lì a poco diventano quattro, arriviamo al dunque. E il dunque è, appunto, la sua Vivo nel mondo che lei stessa definisce “un grido di appartenenza all’umanità intera”. Più che una canzone un progetto, realizzato in collaborazione con l’ADviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, per sensibilizzare su temi importanti quali la tutela del mondo in cui viviamo, la sostenibilità, la transizione ecologica, il futuro, la valorizzazione delle diversità, l’importanza dei piccoli gesti, quelli quotidiani da fare tutti, insieme, affinché il mondo sia veramente migliore, perché tutti siamo connessi e responsabili della nostra casa. Ritmo e sonorità rigorosamente brasiliane che fanno allegria e sensualità, un coro di bambini che rende il brano sorridente, e la voce suadente di Pamela D’Amico che ci ricorda che “Penso ai figli del domani, banchi da riempire, penso a un mondo da salvare, equilibrio instabile … tutti insieme superare povertà e disuguaglianza… non si può più rimandare un’azione universale… abbiamo solo questo mondo, siamo isole senza mare … Vivo nel mondo include anche un video diretto da Daniele Barbiero, dove il mondo è una candela che si accende e dove Pamela canta e danza davanti al mare circondata da ragazzi e bambini che cantano e ballano pure loro, e che giovedì 3 giugno a Roma viene premiato al Festival Internazionale del Film Corto Tulipani di Seta Nera dedicato ai giovani e alla diversità, e quest’anno in particolare proprio al tema della transizione ecologica e quindi alla salvaguardia del nostro pianeta. La mia videointervista a Pamela D’Amico (con sorpresa finale…):