Videointervista a Maria Grazia Cucinotta tra ‘Sacrificio disumano’ e ‘Vite senza paura’

di Patrizia Simonetti

Appena tornata dalla Cina, è già sul set. Maria Grazia Cucinotta è infatti di nuovo al lavoro diretta da Pierfrancesco Campanella per un film che unirà molti cortometraggi dello sceneggiatore e regista romano, rendendoli un’unica storia. Tra questi c’è anche Sacrificio disumano, il minifilm del quale vi abbiamo già parlato, che racconta la storia di un bambino rapito da adepti di una setta per sacrificarlo alla loro follia. L’attrice e  produttrice messinese interpreta Mara, sua madre, che non si dà per vinta e si affida alla rete per cercare il responsabile, avendo ben chiaro che non si trova troppo lontano da lei. Il minifilm, lo ricordiamo, è in concorso al Festival Tulipani di Seta Nera che si svolgerà dal 3 al 6 giugno ed è quindi visibile sul sito del Festival.

Inizialmente, come ci racconta lei stessa nella nostra videointervista, Maria Grazia Cucinotta era un po’ spaventata dall’argomento, poi ha deciso di affrontarlo e girare Sacrificio disumano perché in linea, diciamo, con la sua attività parallela a quella artistica. Due anni fa ha infatti fondato Vite senza paura, una Onlus che aiuta e sostiene le vittime di ogni violenza di genere, e in particolare le donne, più vulnerabili perché “si innamorano”, mi spiega, perdendo a volte il contatto con la realtà e non rendendosi conto di essere in mano a una persona che ruba loro la vita: “Io lotto tutti i giorni contro la violenza di genere e anche quella sui bambini ne fa parte – mi dice – di conseguenza ho accettato di farlo”.

Nel corso della videointervista a 360 gradi che Maria Grazia Cucinotta mi ha molto carinamente concesso nei pochi minuti della pausa pranzo sul set, ho avuto il piacere di parlare con lei di tante cose, oltre che di Sacrificio disumano e del suo grande impegno per aiutare le vittime di violenza. Come, per esempio, della sua Sicilia che, lasciata per riuscire a realizzarsi nel lavoro a soli diciotto anni, le manca ancora tantissimo, anche se ci torna spesso e nel rccontarmelo mi regala questa perla così tanto visivamente evocativa: “è un guscio che lasci lì ad aspettarti, poi arrivi e ci entri dentro perfettamente“. E poi, vuoi mettere la granita di caffè con la panna di Messina? C’è anche quella tra le cose che le mancano di più della sua terra, soprattutto ora che si avvicina l’estate, oltre all’aperitivo con il super rustico…

Abbiamo parlato anche della Cina, dove ha lavorato per ben sedici anni, e che quindi le risulta molto familiare: nell’ultimo viaggio per ben sette città del paese, ha riscontrato tanti cambiamenti che, mi rivela, le fanno ben sperare che se si vuole, si può anche migliorare il mondo. E ci racconta anche nei dettagli la sua avventura al suo arrivo, quando è stata messa in quarantena per tre settimane, supersorvegliata e monitorata, finché non ha ottenuto il codice verde per poter girare liberamente. Ed è così che la Cina ha sconfitto il Covid, assicura. Ma anche una donna superattiva come lei ha bisogno ogni tanto di una pausa, ed è quella che si concederà alla fine di questo ultimo set per ricaricarsi con la sua famiglia, pronta a nuovi impegni tra cinema e teatro. Ma vi racconta tutto lei stessa, ecco allora la mia videointervista a Maria Grazia Cucinotta: