Venezia 73: Wenders in 3D e la bimba che arriva dal mare di Derek Cianfrance

di Patrizia Simonetti

A Venezia 73 arriva Wim Wenders. Les Beaux Jours d’Aranjuez il film che il regista tedesco presenta oggi in concorso alla Mostra del Cinema: ancora in 3D come fu per Ritorno alla vita, tratto da una piece teatrale dell’austriaco Peter Handke con il quale Wenders ama collaborare come ha già fatto altre volte, incluso ne Il cielo sopra Berlino, Les Beaux Jours d’Aranjuez, con Reda Kateb, Sophie Semin, Jens Harzer e la partecipazione del cantautore australiano Nick Cave nel ruolo di se stesso, dipinge un’opera parlante in 3D, un dialogo tra un uomo e una donna nati dalla creatività e dalla mente di un fervido scrittore ritiratosi in campagna per creare ancora, sotto gli alberi di un giardino d’estate, Parigi sullo sfondo: ricordi, sesso e vita al centro delle loro reciproche domande e risposte. Nelle nostre sale dal 2 novembre.

Un’altra coppia è quella portata sul grande schermo da Derek Cianfrance nel suo quarto film intitolato The light between oceans (La luce sugli Oceani), tratto dal romanzo omonimo, nonché opera prima, di M.L. Stedman, in concorso anch’esso oggi a Venezia 73 e nelle nostre sale il 16 febbraio. Qui però siamo in Australia e l’uomo e la donna protagonisti, Tom e Isabel interpretati da Michael Fassbender e Alicia Vikander, un reduce della prima guerra mondiale ora guardiano di un faro, e sua moglie conosciuta dall’altra parte della baia, avranno dal mare ciò che non sono riusciti ad avere dal cielo: una figlia. Anche se in circostanze misteriose e giunta a loro su una barca assieme a un uomo morto. Nel cast anche Rachel Weisz ed Emily Barclay.

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