Tutto può succedere, videointervista a Maya Sansa: sono una donna che ricomincia tante volte

di Patrizia Simonetti

Alla televisione preferisce il cinema. Nel 1999 il suo debutto ne La balia di Marco Bellocchio che poi l’ha rivoluta in Buongiorno Notte e in Bella addormentata che nel 2013 le è valso un David di Donatello, mentre ha appena finito di girare La verità sta in cielo di Roberto Faenza, un film sul caso Orlandi. Ma quando c’è qualcosa che le piace Maya Sansa si concede anche al piccolo schermo. Così è tra i protagonisti della seconda stagione di In Treatment su Sky Atlantic e da domenica 27 dicembre la vediamo in prima serata in Tutto può succedere, la nuova serie di Rai1 coprodotta da Rai Fiction e Cattleya e diretta da Lucio Pellegrini, remake dell’americana Parenthood creata da Jason Katims e trasmessa per ben cinque stagioni da NBC. 13 doppie puntate a raccontare la famiglia Ferraro composta da quattro fratelli, due maschi e due femmine, i loro genitori e i loro figli. “La cosa più complessa è stata la scelta del cast – spiega il regista – perché volevo riuscire a trovare una verità nelle relazioni all’interno di una famiglia, quindi cercavo degli attori che fossero in grado di portare sia la commedia che il dramma con grandissima naturalezza. La sfida principale della serie era riuscire a mescolare i toni e provare a rappresentare la vita così come più o meno è veramente, con passaggi naturali tra momenti di leggerezza e di commozione e sono riuscito a farlo grazie a tutti loro”. E tutti loro sono Pietro Sermonti, Ana Caterina Morariu, Alessandro Tiberi, Camilla Filippi, Fabio Ghidoni, Licia Maglietta e Giorgio Colangeli, sul grande schermo in Un posto sicuro. E naturalmente Maya Sansa che è Sara e ce lo racconta nella nostra videointervista:

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