The Exorcist, la serie TV sequel de L’Esorcista

di Patrizia Simonetti

Un uomo col cappello e una valigetta nel buio, cani che abbaiano inquietanti su una roccia come lupi, urla di donna dall’unica finestra illuminata all’ultimo piano di una palazzina fatiscente… comincia così The Exorcist la serie, al via stasera lunedì 31 ottobre, e non per caso nel giorno di Halloween, in prima visione assoluta alle 21.50 su Fox che tra The Walking Dead, American Horror Story e Outcast non ci fa mancare nulla in fatto di sonni tranquilli. Ispirata al film più pauroso di tutti i tempi, L’Esorcista di William Friedkin, basato sul romanzo di William Peter Blatty che nel 1973 scrisse lui stesso la sceneggiatura del film vincendo l’Oscar, è composta da 10 episodi che, anche se non è chiaro sin da subito, fanno da sequel alle avventure demoniache di padre Damien Karras, ideati e diretti da Jeremy Slater, tranne il pilot intitolato Le origini del male che ha la regia di Rupert Wyatt.

Da una parte c’è padre Tomas (Alfonso Herrera) che predica in chiesa sorridente e scherzoso che è giusto avere dei dubbi e porsi delle domande perché “Dio vuole che troviate la vostra strada – dice ai fedeli seduti nei banchi – ma a volte vi affida un compito e allora voi dovete mollare tutto”, ammirato da tutti e soprattutto da Angela (Geena Davis) che gli offre pure dei soldi per il restauro, che sta con il marito un po’ sfasato e la figlia Casey, mentre l’altra, Kat, non è venuta, ma se ne sta chiusa in camera sua: fuori ad aspettarlo c’è uno strano tipo ma un attimo che che lui gira lo sguardo e quello non c’è più… Dall’altra c’è padre Marcus (Ben Daniels) che si ricorda di Haiti e di una ragazza legata a un albero con un lenzuolo attorno al collo e non gli importa delle minacce dell’inviato di Roma e se ne frega altamente del protocollo se c’è da salvare un bambino che sta legato al letto e che si chiama Gabriel e per tranquillizzarlo gli racconta la favola del gatto con le zampe fatte di stracci e gli occhi sottosopra…. bel modo di tranquillizzare un ragazzino indemoniato che cambia voce quando lo chiama per nome mentre sanguina dai denti e ha due iridi in un occhio solo. Ed è qui che arriva padre Tomas. Insieme dovranno battere il male. Nella colonna sonora il celebre tema del film, Tubular Bells di Mike Oldfield.