Stronger Io sono più forte, al cinema la vera storia di Jeff Bauman con Jake Gyllenhaal

di Patrizia Simonetti

Stronger

vuol dire più forte. Più forte del male, del terrorismo, della disperazione, della morte, più forte della vita. Anche grazie all’amore, alla famiglia, al sostegno degli altri. Da domani, mercoledì 4 luglio, in sala con 01 arriva Stronger Io sono più forte, un film tributo e inno alla resilienza, alla forza e al coraggio di un uomo di nome Jeff Bauman tratto dalla sua stessa biografia e portato sul grande schermo da David Gordon Green, a raccontare di un ragazzo che per riconquistare l’amore della sua vita, che si chiama Erin, va ad attenderla al traguardo della maratona di Boston con un cartello tra le mani che lei non leggerà mai: è il 15 aprile 2013 e quella manifestazione che doveva essere di sport e di gioia viene devastata da un attentato terroristico che a Jeff porterà via entrambe le gambe. E la sua storia, forse, inizia proprio da lì. Prodotto dalla Lionsgate, Stronger è stato presentato lo scorso ottobre in anteprima alla Festa del Cinema di Roma dove sul palco arrivarono insieme: Jeff Bauman, quello vero, e Jake Gyllenhaal, l’attore californiano che lo interpreta, e che ha dato il meglio di sé, sullo schermo e sul palcoscenico:

Penso che scrivere il libro e realizzare questo film mi ha dato l’opportunità di mostrare agli altri che sì, si può attraversare qualcosa come ciò che ho vissuto io, che sia un attentato terroristico o un terribile infortunio sul lavoro o un incidente di moto su una strada scivolosa. Non c’è differenza, parliamo sempre di eventi traumatici o cose del genere – ha detto Jeff Bauman su Stronger Penso che questo film dia l’opportunità di mostrare e mettere in luce cosa significa essere disabili e perdere le gambe. Io sono davvero fiero di questo. Spero che persone che hanno delle disabilità vadano a vedere questo film e spero di essere riuscito a comunicare qualcosa in senso positivo, di aver comunicato loro che ho vissuto anch’io la stessa cosa, dire loro non siete soli e per me è una cosa enorme riuscire a far capire alle persone che, appunto, non sono sole. La storia del film in fondo riguarda questo, trovare un modo per tendere la mano e arrivare alle persone intorno a te . Per me la parte più difficile della mia guarigione è stato trovare questa relazione con gli altri, entrare in connessione, per me è la cosa più importante essere connesso agli altri e spero che se si può trovare un messaggio positivo da un’esperienza così traumatica per me…

Personalmente nel comprendere quello che ha vissuto Jeff ho capito che nel periodo in cui cercando di ricalibrare sia il suo mondo fisico che quello emotivo e psicologico, tutto quello che conosceva della sua vita gli è stato portato via letteralmente in un istante e c’è stata una confusione nel cercare di sostenerlo – ha aggiunto Jake GyllenhaalLa confusione è stata nel trasformarlo in un simbolo ma l’essere questo simbolo lo ha schiacciato ancora di più perché lui è un uomo estremamente generoso, buono e quindi ha avuto un senso di responsabilità. Tutti gli altri volevano aiutarlo dicendogli tu sei forte. Quando vieni ferito tutti accorrono da te e tu dici ok ok. Ed è un momento importante tutti noi vogliamo aiutarci gli uni con gli altri ma riuscire ad ascoltare e a comprendere che cosa sta vivendo davvero l’altra persona e sostenerla è molto importante. Ciò che ho trovato affascinante nella storia di Jeff è stato il fatto che lui ha dovuto portare quell’enorme peso di essere un simbolo e contemporaneamente doveva cercare di capire cosa gli stava accadendo fisicamente. Quindi nella sua comunità tutti avevano ottime intenzioni ma l’effetto poi è stato molto pesante e tutto questo è così profondamente umano, è il tipo di complicazione sulla quale noi cerchiamo di fare dei film, proprio per raccontare che nulla è davvero semplice. Per questo la sua storia è incredibile perché alla fine lui è riuscito a risollevarsi, a sostenere quel simbolo, a parlare con le persone,a camminare con loro, vediamo le persone che gli si avvicinano e sentono l’onore di stringergli la mano, e chi è riuscito a farlo ha avuto una svolta nella sua giornata E lui mi insegna così tanto, in ogni interazione che ha con altri esseri umani, è davvero una persona incredibile…”  Vi riproponiamo dunque il nostro videoincontro con Jake Gyllenhaal e Jeff Bauman: