Marco Giallini, sessant’anni appena compiuti, torna nei panni scanzonati, sarcastici e un po’ malinconici di Rocco Schiavone, il vice questore romano trasferito ad Aosta, nato dalla penna di Antonio Manzini. Scorbutico, avvezzo alla solitudine da quando ha perso la sua amata moglie Marina – finora interpretata da Isabella Ragonese e d’ora in poi da Miriam Dalmazio – che però rivede e con la quale parla nei momenti di difficoltà, sboccato e avvezzo a farsi le canne in ufficio, non senza però aprire le finestre che guardano sulle meravigliose cime innevate, intuitivo, quasi geniale nel suo indagare su delitti quasi impossibili da risolvere, anche se poi farlo non è che gli piaccia un granché. O almeno così vuol far credere.
Insomma, ormai Rocco Schiavone lo conosciamo bene, cosa dobbiamo aspettarci da questa quinta stagione diretta, come la precedente, da Simone Spada, al via mercoledì 5 aprile? Intanto un uomo un po’ più depresso del solito, ma non per questo meno arguto e cinico. Anche se, apparentemente, sembrerebbe non avere più conti in sospeso avendo vendicato la morte di Marina. Ma non è così. Rocco Schiavone ha perso un amico, e non peché sia morto: si chiama Sebastiano, ha la faccia e tutto il resto di Francesco Acquaroli e non gli ha ancora perdonato l’uccisione di sua moglie che dormiva a casa sua. E in questa quinta stagione ha deciso di tornare. E c’è pure un giovane collega Italo (Ernesto D’Argenio) che ce l’ha ancora con lui per la vecchia storia con Caterina (Claudia Vismara).
Tuttavia nel primo episodio Il viaggio continua, tutta la trama personale sembra essere sparita. Rocco Schiavone ricomincia a indagare con un caso che riporta in auge la vecchia acredine tra italiani e francesi, ovvero su un cadavere che non trova pace e pare si diverta a passare più volte il confine innevato. Se la dovrà però anche vedere con una partita di calcio di beneficenza tra magistrati e poliziotti, con il ruolo di allenatore di una squadra, la sua, per nulla degna di tale nome. E per l’occasione rivedrà gli altri due amici del cuore, Furio (Mirko Frezza) e Brizio (Tullio Sorrentino).
Avrà qualche problemino di salute in più per il rene che gli ha fatto saltare il colpo di pistola sparato per errore dall’agente D’Intino (Christian Ginepro) e metterà paletti nella sua relazione con Sandra, la giornalista interpretata da Valeria Solarino, che diventerà ancora più complicata quando Rocco Schiavone andrà in confusione: mentre indaga sull’omicidio di una professoressa, viene a sapere che l’appartamento di Sebastiano a Roma è stato messo a soqquadro da qualcuno che cercava qualcosa di importante e questo lo manderà completamente nel pallone. Tra gli altri ritroveremo anche l’anatomopatologo Alberto Fumagalli (Massimo Reale), il questore Costa (Massimo Olcese) e il Capo della Scientifica Michela Gambino (Lorenza Indovina). Le nostre videointerviste a Marco Giallini e al regista Simone Spada: