Pupazzi alla riscossa, videointervista a Shade e Federica Carta

di Patrizia Simonetti

Vi siete mai chiesti dove mai andranno a finire i pupazzi venuti male, quelli cui manca un occhio, ad esempio, o con soli tre denti, o con la testa appiattita… la dura realtà è che finiscono in una sorta di trita pupazzi e al massimo alcune parti di loro potrebbero essere riciclate, ma non in Pupazzi alla riscossa dove qualcuno è riuscito a deviare il condotto porta pupazzi così che tutti quelli scartati cadono dal cielo sulla città di su Bruttopoli dove la perfezione è praticamente sconosciuta e dove possono quindi vivere una vita lunga e felice… o quasi.  Pupazzi alla riscossa è il nuovo film di animazione di STX ispirato alle famose bambole di feltro lanciate sul mercato da David Horvath e Sun-Min Kim nel 2001 che esce in sala giovedì 14 novembre con Lucky Red, con la regia di Kelly Asbury e la cosceneggiatura e la coproduzione di Robert Rodriguez, a raccontare di quanto a volte brutto è bello, a celebrare l’amicizia, la lealtà, la solidarietà, l’autostima e soprattutto il valore della diversità e delle differenze. Valori e concetti che forse nel film vengono ricordati e citati un po’ troppe volte, ma come si suol dire repetita iuvant, per cui anche bene così.

A Bruttopoli comunque tutto è coloratissimo e allegro, fatto di stoffa dalle tinte sgargianti, e anche i suoi abitanti lo sono: Moxy ad esempio, poco definibile in realtà, è rosa fucsia e il suo migliore amico Ugly Dog è azzurro acceso. In comune hanno il fatto di non essere proprio bellissimi, ma in fondo a cosa serve la bellezza a Bruttopoli? A meno che Moxy non sia una ragazzina vivace, sveglia, intraprendente, che vuole saperne di più del mondo fuori della sua città e aldilà delle montagne che la cingono e soprattutto vuole tanto raggiungere la cameretta di un bambino per farsi coccolare, che poi in effetti è lo scopo per cui vengono creati pupazzi e bambole. Moxy dunque, contro il volere del sindaco e di molti altri suoi amici, testarda com’è, organizza una spedizione che tra avventure belle e un po’ meno porterà lei e il suo gruppo di amici fidati e fedeli fino a Perfettopoli dove – c’è da dirlo? – i nostri non verranno accolti proprio a braccia aperte e se la vedranno davvero brutta, tanto per restare in tema. Alla fine però tutti capiranno che ciò che conta in ognuno di noi non è l’aspetto esteriore, ma chi si è veramente e che non bisogna essere per forza belli per essere fantastici. Bella lezione per i più piccoli e anche per i grandi a dire il vero, impartita tra musica, colori e belle voci.

Già perché a far parlare in italiano Moxy e Ugly Dog sono niente meno che i cantanti Federica Carta e Shade – reduci dal successo di Senza farlo apposta lanciata in duetto dal palco dell’Ariston lo scorso Sanremo dove li avevamo incontrati – lei alla sua prima volta al leggio, lui esperto doppiatore. Con loro altre voci riconoscibilissime e perfettamente calzanti sui rispettivi personaggi di Pupazzi alla riscossa, come quella di Elio che doppia il sindaco di Bruttopoli OX!, di Achille Lauro che presta la sua voce al saggio Lucky Bat e di Diletta Leotta che fa parlare la bambola Mandy, bella e perfetta all’apparenza ma con un difettuccio che tiene segreto, anche a costo della sua incolumità. Ecco dunque la nostra videointervista a Federica Carta e Shade che ci raccontano tutto, ma proprio tutto, di Moxy e Ugky Dog in Pupazzi alla riscossa: