Alle cascate del Laghetto dell’Eur a Roma torna la magia, quella luminosa e colorata di un mondo dove le cose non devono andare per forza come sono già andate o come ce le hanno raccontate. L’anno scorso, ad esempio, This is Wonderland diede ad Alice la possibilità di non tornare dal Paese delle Meraviglie come invece accade nella sua favola, così come ad ogni spettatore l’opportunità di riprendersi l’innocenza dell’infanzia lasciandosi sorprendere dalla fantasia. E se ce l’ha fatta Alice, anche Pinocchio potrebbe avere il suo finale diverso… E l’opportunità gliela offre sempre This is Wonderland che per questa estate ci regala Pinocchio Back to Wood, un viaggio a ritroso ricco di sorprese nella vita dell’amatissimo burattino di legno che ad ogni bugia gli si allunga il naso.
Così ieri sera, dopo il taglio del nastro ad opera del presidente del Municipio IX Titti di Salvo, e del presidente di Lux Eventi Roberto Fantauzzi, tra installazioni colorate e luminescenti, incontrando Geppetto, Mangiafuoco, il Gatto e la Volpe e la Fata Turschina, passando di area in area e di mondo in mondo varcando magici portali e imbattendoci anche nel carro del Paese dei Balocchi, ripercorriamo la storia di Pinocchio scritta da Carlo Collodi, una delle favole italiane più belle che ha presto oltrepassato i confini – ad oggi non solo tra i libri più letti della letteratura mondiale, ma il più tradotto al mondo, secondo solo alla Bibbia – che dall’anno scorso viene omaggiata con mostre, spettacoli e tante differenti iniziative in occasione del 140esimo anniversario della pubblicazione.
Particolarmente suggestivo il mondo marino, al quale ci introduce una grande medusa gentile, quello dove Pinocchio e Geppetto hanno avuto l’avventura della Balena, finendo e vivendo nella sua pancia finché non sono riusciti ad uscirne: “per fortuna siamo ancora vivi e dobbiamo fuggire di qui” dice la vocina del burattino… Non mancano infatti stralci del racconto della favola, in sottofondo la musica. E non mancano neanche personaggi viventi, sempre felici di fare due chiacchiere con i visitatori, e non solo quelli più piccoli.
A This is Wonderland però, ormai lo sappiamo, le favole possono anche cambiare. E come il suo stesso autore cambiò il primo macabro finale della fiaba dopo le proteste di tanti bambini, anche in questo spazio fuori dal tempo fatto di prati verdi e scalinate di pietra, la storia imbocca una strada inaspettata grazie a un orologio che gira al contrario e che quindi permette al nostro piccolo eroe di tornare sui suoi passi, diventando consapevole che dagli errori si impara sempre. E sì che di sbagli Pinocchio ne ha fatti tanti… Ce la raccontano anche i giovani artisti nello spettacolo sul palco centrale.
E a proposito di orologi: tra le chicche di questa nuova meraviglia firmata Lux Eventi, non poteva mancare l’utilizzo di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, ma neanche uno spazio dedicato all’artigianato: grazie a Humans.tech, ai piccoli visitatori di Pinocchio Back to Wood viene infatti regalata la possibilità di dialogare direttamente con l’enorme Pinocchio di legno in grado di rispondere alle loro domande e di ricordare per un po’ anche i loro nomi. Ma si può anche vedere Mastro Geppetto all’opera nella costruzione dei suoi amati orologi, e ammirare giocattoli d’epoca. Perché ben venga la tecnologia, ma la creatività e il cuore dell’essere umano non potranno mai essere sostituiti.
Così come l’amore e il rispetto per l’ambiente, che purtroppo stiamo perdendo di vista: il villaggio luminoso al Laghetto dell’Eur riflette infatti l’impegno dell’organizzazione verso l’innovazione e la sostenibilità ambientale: certificata secondo la normativa UNI ISO 20121 per la gestione sostenibile degli eventi, Lux Eventi garantisce quindi un approccio rispettoso dell’ambiente, della società e dell’economia in ogni fase della manifestazione. E adesso non resta che godervela tutta… This is Wonderland Pinocchio Back to Wood è al Laghetto dell’Eur, a Roma, da venerdì 31 maggio a lunedì 30 settembre. Noi siamo stati al pre-openenig di ieri ed ecco il nostro videoracconto:
Le Foto sono di Angelo Costanzo