Uno magari non ci fa tanto caso perché lui è un tipo discreto, uno di quelli che non fa troppo rumore, ma Paolo Calabresi è ovunque, in questi giorni poi… Al cinema è nel film di Vincenzo Salemme intitolato Se mi lasci non vale nel ruolo di Paolo, un tipo molllato dalla sua donna che si lascia coinvolgere in una vendetta d’amore da un altro tizio che sta peggio di lui (Salemme) ma che finirà per innamorarsi della donna che invece avrebbe dovuto far soffrire (Serena Autieri). E sempre sul grande schermo è anche ne La corrispondenza, ultimo lavoro di Giuseppe Tornatore, unico attore italiano del film, nel ruolo di Ottavio, una sorta di traghettatore un po’ lento che porta Amy (Olga Kurylenco) nel paese dove il suo uomo (Jeremy Irons) ha trascorso i suoi ultimi giorni. Ma Paolo Calabresi è anche in TV, protagonista su Rai 2 di Zio Gianni, la sitcom firmata The Pills e diretta da Sidney Sibilia dove interpreta un cinquantenne che cerca di sopravvivere alla convivenza forzata con tre studenti. Sempre con Sibilia è anche al lavoro per il sequel, forse anche più di uno, di Smetto quando voglio, film del 2014 che racconta l’esilarante storia di un gruppo di ricercatori universitari e affini che stanchi della loro precarietà lavorativa ed esistenziale si mettono a produrre e a spacciare una nuova droga. Ma intanto è anche a teatro in Nudi e crudi di Alan Bennett accanto a Maria Amelia Monti, dal 28 gennaio all’Ambra Jovinelli di Roma per poi continuare a girare l’Italia. Di questo ed altro, semmai possibile, ci parla nella nostra videointervista Paolo Calabresi, particolarmente soddisfasttosoddisfatto del suo nuovo corso “sentimentale”….
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