Oscar 2018, La forma dell’acqua di Guillermo del Toro è il miglior film

di Patrizia Simonetti

L’amore dunque vince su tutto e quello diverso e impossibile tra una donna che non parla e una creatura anfibia vince pure l’Oscar 2018: a The shape of water – La forma dell’acqua, il poetico e bellissimo film di Guillermo Del Toro arrivato a Los Angeles con 13 candidature, va la statuetta dorata per il miglior film e anche quella per il miglior regista, per la miglior sceneggiatura e la miglior colonna sonora originale, quella di Alexandre Desplat. Premi dedicati dal regista messicano ai giovani cineasti affinché “credano – ha detto Del Toroche con il fantasy si può raccontare la realtà. Sono un immigrato come Selma, Gael, come il mio amico Alejandro – ha poi detto nel suo discorso di ringraziamento il regista messicano – e credo che la cosa più bella del nostro mestiere sia cancellare le linee nella sabbia e che dobbiamo continuare a farlo anche se il mondo ci suggerisce invece di calcarle più a fondo. Da piccolo in Messico non avrei mai creduto di farcela e invece eccomi qua. Sono felice che qualcuno abbia creduto nella storia d’amore tra un uomo anfibio e una donna muta”.

A Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino va l’Oscar 2018 a James Ivory per l’adattamento dal romanzo di André Aciman: “che importa se siamo omosessuali o etero – ha detto lo sceneggiatore, regista e produttore americano ottantanovenne – tutti siamo passati attraverso l’esperienza del primo amore”.

Due Oscar 2018 a Coco, di Lee Unkrich e Darla K. Anderson, come miglior film d’animazione e per la miglior canzone che è Remember me di Kristen Anderson-Lopez, Robert Lopez.

Gary Oldman è il miglior attore protagonista per L’ora più buia in cui interpreta Winston Churchill, al film va anche l’Oscar per il miglior make up firmato da Kazuhiro Tsuji, David Malinowski e Lucy Sibbick. Frances McDormand, già Oscar per Fargo, è la miglior attrice protagonista per Tre manifesti a Ebbing, Missouri. Il miglior attore non protagonista è Sam Rockwell sempre per Tre manifesti a Ebbing, Missouri; la miglior attrice non protagonista a Allison Janney per Io,Tonya.

Miglior documentario Icarus di Bryan Fogel e Dan Cogan;

Migliori costumi a Mark Bridges per Il filo nascosto; miglior sonoro a Richard King e Alex Gibson per Dunkirk.
Miglior montaggio sonoro a Mark Weingarten, Gregg Landaker, Gary A. Rizzo per Dunkirk.
Migliori effetti speciali a a John Nelson, Paul Lambert, Richard R. Hoover e Gerd Nefzer per Blade Runner 2049

Miglior montaggio a Lee Smith per Dunkirk
Miglior cortometraggio documentario a Heaven is a Traffic Jam on the 405 di Frank Stiefel
Miglior cortometraggio a The Silent Child di Chris Overton e Rachel Shenton
Miglior sceneggiatura originale a Jordan Peele per ‘Get Out
Miglior fotografia a Roger Deakins per Blade Runner 2049
La cerimonia di premiazione si è svolta la scorsa notte al Dolby Theatre di Los Angeles, in California, condotta come l’anno scorso da Jimmy Kimmel.