Un’indagine delicata, una violenza lo è sempre ma in questo caso, forse, ancora di più. Lei accusa, lui nega. E per quanto sia umano e naturale per una donna empatizzare con la vittima accusatrice, bisogna sempre andarci cauti. Così come fa l’ispettore capo Vanessa Alaimo che assieme al collega Roberto Vandelli (Duccio Camerini) indaga sul caso di Laura e Andrea, i protagonisti di Non mentire, da stasera, domenica 17 febbraio, su Canale 5, serie in tre serate tratta dalla britannica Liar, con la regia di Gianluca Maria Tavarelli e con Greta Scarano e Alessandro Preziosi nel ruolo dei due protagonisti (qui le nostre videointerviste a Greta Scarano e ad Alessandro Preziosi). Mentre ad interpretare Vanessa è Claudia Potenza, appena vista ne La compagnia del cigno su Rai 1 nei saggi e divertenti panni della mamma di Sofia (Chiara Pia Aurora) e Scheggia (Nicolas Orzella): “Vanessa inizia con l’essere un po’ super partes, ed è giusto che sia così – ci dice Claudia Potenza nella nostra videointervista – ma è anche giusto che si muova anche verso una solidarietà, forse più femminile, ma non possiamo spoilerare… non è un tema facile anche perché c’è sempre quella linea di confine con il movimento #MeToo, io ovviamente come donna sono schierata, amo le donne che amano le donne, ma amo anche l’oggettività delle cose…”
Anche l’ex di Laura in Non mentire è un poliziotto, si chiama Tommaso Baioni, è un uomo passionale e istintivo e nonostante la fine del loro rapporto e il suo amore per una persona molto vicina a Laura, continua a nutrire per lei un grande affetto: ad interpretarlo è Matteo Martari, già poliziotto come Andrea Russo in Non Uccidere a fianco di Miriam Leone su Rai 3, ma recentemente visto anche ne I Medici e ne I bastardi di Pizzofalcone: “Tommaso è un tipo simpatico che ha deciso di schierarsi dalla parte del bene – ci svela Matteo Martari nella nostra videointervista – ma anche lui ha il suo caratterino… Non mentire è una serie ricca di argomenti molto delicati e sempre attuali…” Le nostre videointerviste a Claudia Potenza e a Matteo Martari: