I Bastardi di Pizzofalcone, videointervista ad Alessandro Gassmann: è la storia di una rivalsa

di Patrizia Simonetti

A Pizzofalcone, quartiere del centro storico di Napoli, c’è un piccolo commissariato destinato a chiudere perché la maggior parte degli agenti che lo gestivano non si sono comportati granché bene e si sono lasciati corrompere, tanto da essere chiamati da tutti I Bastardi di Pizzofalcone. Si intitola così la serie TV che inaugurerà il nuovo anno della fiction Rai, al via lunedì 9 gennaio su Rai 1, sei puntate dirette da Carlo Carlei tratte dall’omonima saga letteraria di Maurizio De Giovanni (edizioni Einaudi Stile Libero) che l’ha anche scritta assieme agli sceneggiatori Silvia Napolitano e Francesca Panzarella, per la precisione dai tre romanzi intitolati I Bastardi di Pizzofalcone, Gelo per i Bastardi di Pizzofalcone e Buio per i Bastardi di Pizzofalcone. Coprodotta da Rai Fiction e Clemart, interamente girata a Napoli, I Bastardi di Pizzofalcone vanta un cast di tutto rispetto formato da Alessandro Gassmann e Carolina Crescentini, e da Antonio Folletto, Tosca d’Aquino, Massimiliano Gallo, Gianfelice Imparato, Simona Tabasco e Gennaro Silvestro.

Torniamo dunque a quel commissariato che sta per essere dismesso: dei suoi poliziotti originari se ne salvano giusto un paio, ma non bastano per sbrigare tutte le pratiche per la chiusura, c’è bisogno di nuova “mano d’opera”, ma non dev’essere proprio la creme de la creme, anzi… quel posto di polizia diventa al contrario una sorta di limbo dove i vari commissariati mandano ognuno i loro uomini peggiori, quelli che comunque qualcosa hanno fatto, tanto che anche la nuova squadra viene chiamata come quella vecchia, ovvero I Bastardi di Pizzofalcone, ma sarà affiatata ed efficiente e risolverà casi molto difficili anche e soprattutto grazie all’ispettore Giuseppe Lojacono, detto il Cinese, che la dirige, anche lui, ovviamente, mandato a Pizzofalcone da Agrigento per aver, così dicono, confabulato con la mafia, un tipo “chiuso che preferisce stare nei suoi pensieri – ci dice Alessandro Gassmann che lo interpreta nella nostra videointervista che trovate a fine articolo – un grande osservatore silente con una grandissima capacità investigativa, certo più bravo a risolvere casi di omicidio che a gestire la figlia sedicenne…”

Poliziotti imperfetti dunque usciti da pagine di libri che non possono non farci pensare a Rocco Schiavone, la serie tratta dai romanzi di Antonio Manzini e interpretata da Marco Giallini che tanto bene è andata su Rai 2 ma che un po’ di polemiche le ha sollevate con il suo commissario non proprio perfetto… “Quello che faccio è provare a descrivere i poliziotti come essere umani, né come supereroi né come corrotti” ci ha spiegato Maurizio De Giovanni che in riferimento a Rocco Schiavone ha aggiunto: “i libri di Manzini sono bellissimi, così come la serie, anche perché il romanzo nero italiano sta crescendo anche grazie a Camilleri che ci ha aperto e indicato la strada, ma il confronto tra I Bastardi di Pizzofalcone e Rocco Schiavone non è possibile perché si tratta di due prodotti diversi”. Del resto “nella vita tutti sbagliano, anche i poliziotti – ci dice ancora Alessandro Gassmann – o non sarebbe mai stato prodotto un film come Serpico; questa è la storia di una rivalsa, la storia di un gruppo di poliziotti che hanno sbagliato o sono stati comunque accusati di averlo fatto e trovano in questa punizione l’occasione di una rivincita professionale e personale”. Ecco dunque la nostra videointervista ad Alessandro Gassmann:

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