Morbius: arriva al cinema l’antieroe Marvel interpretato da Jared Leto

di Patrizia Simonetti

Arriva sul grande schermo Morbius, il film diretto da Daniel Espinosa che dedica poco meno di due ore alla storia dell’antieroe Marvel, antieroe non per scelta ma per un’errata valutazione delle sue azioni spinte da buone intenzioni. Il classico errore umano insomma, ma in laboratorio, ai danni di se stesso in primis e poi a catena di molti altri, inclusi la sua ragazza e il suo migliore amico. Capita spesso che siano le persone che amiamo di più a pagare le conseguenze delle nostre azioni.

Morbius ci racconta, alquanto rapidamente in realtà, l’infanzia infelice di Michael, bambino affetto da una grave forma di leucemia costretto a continue trasfusioni di sangue e da sempre vissuto in una sorta di clinica/collegio specializzata. Lì conosce Milo, con cui condivide la sfiga di un’infanzia negata dal male. Il legame diventa forte, anche se più nella nostra immaginazione che nel film, tanto che i due decidono di sfruttare le migliori qualità di entrambi per tentare di trovare una cura alla malattia condivisa: l’intelligenza di Michael e i soldi di Milo. Diventando dunque uno stimato medico e scienziato, pur fragile e zoppicante, il dottor Michael Morbius, grazie ai finanziamenti dell’amico, riesce a trovare una cura, più che altro un antidoto, alla loro patologia, ma varcando ogni confine di etica. E anche di logica. Diciamoci la verità: chi di noi si sarebbe iniettato direttamente nel midollo spinale il DNA di un pipistrello vampiro? Ma questa è la storia. Così il fragile dottor Morbius conquista rapidamente un fisico atletico e gagliardo, assieme ad una forza che via via si fa sovrumana. Peccato che per non tornare indietro sarà costretto a bere sangue umano, pena la morte, ma non prima di essersi trasformato definitivamente in un mostro dalla faccia pipistrellata, con denti lunghi e aguzzi e artigli inguardabili.

Il plauso più grande a sicuramente a Jared Leto che, dopo aver lavorato per la concorrenza interpretando Joker in Suicide Squad della DC Extended Universe, lascia davvero senza fiato nella sua trasformazione fisica di Morbius, noto, del resto, nel dimostrarsi sempre ben disposto a salire e scendere di peso pur di rappresentare al meglio il suo personaggio. E a cambiare faccia e tutto il resto, basta pensare al suo irriconoscibile Paolo Gucci in House of Gucci. “Sono attratto dai ruoli in cui c’è un’opportunità di trasformarsi, che sia fisica, mentale, emotiva, o qualsiasi tipo di trasformazione – racconta l’attore americano che, peraltro, è anche un musicista e, soprattutto, vegano e animalistaho interpretato il dottor Michael Morbius a partire dal suo aspetto più fragile fino a quello più potente e più mostruoso. Il personaggio di Morbius ha davvero una grande profondità ed è stato molto divertente da affrontare. Non solo il film ha azione, acrobazie e combattimenti, ma il ruolo stesso del ‘vampiro vivente’ è stato molto impegnativo. Ogni volta che si trova ad affrontare il suo tormento interiore, viene afflitto da una lacerazione tra le diverse parti del personaggio, come fosse un processo di astinenza“.

Jared Leto era l’unico attore che poteva davvero interpretare il ruolo di Morbius – rivela Daniel Espinosanon è stata una vera e propria scelta, si è trattato più di predestinazione. Morbius è alla ricerca del bene, la cura per una malattia. Lo troverà, a prescindere dal costo per se stesso o per la società. E nella sua ricerca del bene, si trasforma in qualcosa che detesta. Deve accettare la bruttezza che ha dentro di sé e che c’è qualcosa di bello in esso. Sarà la sua forza, ciò che lo rende unico. In fondo Michael Morbius è uno dei personaggi più altruisti dell’Universo Marvel, uno dei pochi che crede davvero nel bene. Questo brav’uomo ha una malattia orribile e nelle sue prove per salvare se stesso e le persone di cui si prende cura, si trasforma in un mostro“.

Morbius tuttavia non rende alla perfezione l’idea. Molto belle le scene d’azione con gli effetti speciali che lasciano scie di movimenti rapidissimi tipici di vampiri, morti o viventi che siano, così come quelli chiamati a rappresentare i poteri della versione più mostruosa dell’uomo pipistrello, come la faccia che si deforma, e le orecchie e gli occhi che si trasformano quando scatta il superpotere dell’ecolocalizzazione. Ottimo anche il resto del cast, da Matt Smith che interpreta Milo a Adria Arjona che dà vita alla collega/fidanzata di Morbius, la dottoressa Martine Bancroft. Per il resto, tutto risulta abbastanza prevedibile, non soprende, non trascina, non coinvolge più di tanto e, nonostante l’ottima fotografia, l’effetto complessivo è decisamente poco dark rispetto all’inquietante storia che racconta. Vale tuttavia la pena di guardarlo fino alla fine. E anche oltre: non perdetevi le due scene in mezzo ai titoli di coda. Prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia, Morbius è al cinema da giovedì 31 marzo.