Anche se per il grande pubblico è soprattutto l’ispettore superiore Malik Soprani della fortunata serie Rai Nero a Metà, Miguel Gobbo Diaz ha una grande confidenza con il teatro e ha scelto il palcoscenico per raccontarsi, quello dell’Auditorium Manzoni di Creazzo, nel vicentino, “dove tutto è cominciato” ci dice, cioè dove è arrivato da piccolo con la famiglia da Santo Domingo e dove è cresciuto. Finché non ha deciso di inseguire il suo sogno e trasferirsi a Roma per studiare al Centro Sperimentale di Cinematografia.
L’inizio di un sogno è il titolo dello spettacolo/monologo che Miguel Gobbo Diaz porta in scena da venerdì 10 a domenica 12 marzo per raccontare un po’ di sé e della sua vita. Soprattutto di come fare l‘attore sia stato il suo unico obiettivo da sempre, la sola strada che avrebbe voluto e potuto percorrere, e di come, nonostante difficoltà e ostacoli, ce l’abbia fatta. Grazie al suo impegno, certo, alla costanza, alla determinazione, ma soprattutto all’amore, quello che ha sempre alimentato il fuoco della sua passione.
“Se amo penso alla forza – scrive sulla locandina de L’inizio di un sogno – L’amore ti rende determinato e capace di sostenere il cammino per raggiungere il tuo sogno. Il mio cammino ha incontrato molti ostacoli e l’amore che ho avuto per la mia passione mi ha aiutato a non mollare”. L’amore ha dunque segnato il suo cammino, e non solo dal punto di vista professionale: “ogni momento raccontato in questa storia è sempre stato sostenuto dall’amore per quello che facevo – racconta ancora Miguel Gobbo Diaz – Il mio sogno lo potevo raggiungere solamente affrontando il mio cammino, accettando quello che non sopportavo e affrontando quello che amavo con la consapevolezza che ogni cosa, negativa o positiva che fosse, avesse lo stesso valore, quello di aiutarmi a crescere come essere umano pieno di vita”. E chiosa: “dedico questo spettacolo alla mia famiglia, agli amici che hanno creduto in me e ad ogni persona incontrata durante il mio percorso che mi ha fatto crescere. El fuego Amigo!” Un’esortazione, quest’ultima, per tutti coloro che saranno capaci di accoglierla a lasciarsi guidare dall’amore e dalla passione, in tutto ciò che si fa. Uno spettacolo al quale l’attore invita soprattutto i giovani, per trasmettere loro sentimenti positivi e il coraggio per affrontare il cammino verso la realizzazione di sé e dei propri sogni.
In attesa di una probabile nuova stagine di Nero a Metà, lo vedremo presto al cinema ne L’Amor fuggente (perché alla fine tutto torna), un film diretto da Davide Lomma con Lorenzo Adorni e Caterina Shulha, con la quale ha condiviso il set di Nero a metà. E presto sarà sul set di un altro film per il quale si sta allenando a diventare un bravo golfista, come ci racconta lui stesso. Ecco la nostra videointervista a Miguel Gobbo Diaz:
Ph Wahoutt