Nero a metà 2: videoincontro con Claudio Amendola e Miguel Gobbo Diaz

di Patrizia Simonetti

Fa certo meno storie di Montalbano e infatti neanche parte la seconda stagione che si sposa. E poi manco è cominciata, che già si annuncia la terza… insomma, Carlo Guerrieri da Roma sfida il Salvo nazionale da Vigata? Claudio Amendola insidia il trono della lunga serialità a Luca Zingaretti? Allergico a regole e superiori, tenace e deciso a raggiungere l’obiettivo, empatico, amato dalla sua squadra, un cuore grande così, quindi non razzista ma purtroppo ancora con qualche problemino ad accettare il suo collega nero Malik Soprani, peraltro italianissimo, torna dunque l’Ispettore Carlo Guerrieri del commissariato Monti di Roma, ora a capo dell’investigativa, alias Claudio Amendola, protagonista di Nero a metà 2 in arrivo con i suoi 12 episodi in 6 serate diretti da Marco Pontecorvo e Luca Facchini, dal 10 settembre sempre su Rai 1, con casi da risolvere sia nel mondo del crimine che in quello privato e personale dei protagonisti. Una seconda stagione, in coproduzione Rai Fiction-Cattleya e in collaborazione con Netflix, forse più drammatica, con un protagonista più maturo, ci rivela Claudio Amendola nel nostro videoincontro su Zoom che trovate a fine articolo, durante il quale gli abbiamo chiesto anche di suo padre, Ferruccio Amendola, del quale il 3 settembre ricorre il 19esimo anniversario della scomparsa. Guerrieri è stato peraltro appena scagionato da un reato non commesso e quindi è più forte di prima, anche se la storia si ripete e stavolta a finire nei suoi stessi guai sarà un suo collega e amico. Al suo fianco sempre Miguel Gobbo Diaz che è, come detto, Malik Soprani, fresco fresco di promozione pure lui e per questo un po’ stavolta se la tira, lo stesso Diaz confessa in conferenza stampa di sentirsi “più figo“…. In Nero a metà 2 ritroviamo anche la dirigente Micaela Carta (Antonia Liskova), il collega fidato ma troppo geloso Mario Muzo (Fortunato Cerlino), la poliziotta postale, moglie di quest’ultimo, Olga Sarteani (Caterina Shula), i giovani agenti Marco Cantabella (Alessandro Sperduti) e Cinzia Repola (Margherita Vicario), qui neo genitori della piccola Emma, la sua informatrice di fiducia Ottavia (Daphne Scoccia), la direttrice dell’Istituto di medicina legale Di Castro (Angela Finocchiaro) e naturalmente sua figlia, Alba Guerrieri (Rosa Diletta Rossi) che lavora con lei, appena rientrata a Roma dopo una fuga all’estero dalla travagliata storia d’amore con Malik. E poi tre new entry: Enea Chiesa (Eugenio Franceschini), un giovane specializzando di Medicina legale che si invaghirà, contraccambiato, di Alba, la psicologa Monica Porta (Claudia Vismara) che invece punterà al cuore di Malik, e Marta Moselli (Nicole Grimaudo), collega di Carlo, che lo coinvolgerà in un rapporto di profondo affetto e tenerezza visto il caso drammatico e doloroso in cui lei resta coinvolta, il che intaccherà anche l’unione quasi perfetta di lui con Cristina (Alessia Barela), che ha appena sposato.

Negli intenti degli autori, questa seconda stagione di Nero a metà punterà soprattutto sul tema della diversità, tra mondi multietnici dove la convivenza non è facile e casi dove il doppio punto di vista è assolutamente necessario e decisivo, quartieri altolocati dove tutto sembra pulito e bellissimo ma non lo è, scuole, famiglie. Ma anche solidarietà, coraggio, ricatto, e tante cose importanti per il futuro. Nero a metà 2 si apre con la cerimonia di promozione di Malik e Olga, il furto di un cuore in viaggio per essere trapiantato a una ragazzina che rischia quindi di morire, la morte di un giovanissimo poliziotto e il matrimonio di Claudio Guerrieri con Cristina che però dovranno rimandare il viaggio di nozze perché un evento tragico sconvolgerà l’intero commissariato, mentre sua figlia Alba, decisa a ritrovare sua madre dopo aver saputo che è ancora viva, intanto ritroverà, forse, l’amore. Ecco il nostro videoincontro con Claudio Amendola, Miguel Gobbo Diaz e Marco Pontecorvo: