Me contro Te Il Film Missione Giungla: videointervista a Sofì e Luì

di Patrizia Simonetti

Sofì e Luì sono a casa che cercano di rilassarsi. Hanno faticato un bel po’ viaggiando nel tempo tra amici e nemici, ma c’è un mondo da salvare… tanto Marisa, l’anziana vicina di casa, non concedeva tregua, tanto vale rimettersi in viaggio e partire per una nuova, colorata avventura. Dopo tre film, ovvero la trilogia del Signor S., e una serie TV, i Me contro Te tornano sul grande schermo con il loro quarto lungometraggio: Me Contro Te Il Film Missione Giungla, scritto da loro con Emanuela Canonico, Andrea Boin e con Gianluca Leuzzi che è anche il loro fedele regista.

Stavolta dunque Sofia Scalia detta Sofì e Luigi Calagna detto Luì, lei appartenente all’Ordine delle Fate, lui a quello degli Scienziati, dovranno vedersela con la fitta vegetazione di una foresta tropicale, tra animali selvatici e insetti. La loro missione è a dir poco importante: salvare la terra dalle cattive intenzioni di Viperiana (Martina Palmitesta) già conosciuta nell’antico Egitto nel film precedente, sostenuta dal suo fedele servitore Serpe. La perfida sovrana ha infatti scoperto che nel bel mezzo della giungla c’è una fonte magica cui è affidata la custodia di una chiave in grado di annullare tutti gli incantesimi del mondo, ma che, se contaminata con le sue pozioni magiche, è capace di desertificare la terra in pochi giorni e, di conseguenza, uccidere tutti i suoi abitanti, umani, animali, vegetali. Insomma, una vera e propria fine del mondo che la trasformerà, come canta lei stessa nella sua canzone, nella Regina del Castello di Sabbia.

Sofì e Luì devono fermarla a tutti i costi, e lo faranno con l’aiuto di Chicco (Nicola Pavese), assistente di Pongo rapito da Viperiana, dell’ambigua guida Serenino e dei Pesantosi, una tribù locale che equipara il peso corporeo al potere e alla bravura delle persone. Ma ci penserà Tara, la figlia del capo Tribù (interpretato da Massimiliano Vado), a dimostrare che invece è tutta una questione di astuzia e creatività.

Prodotto da  Warner Bros. Entertainment Italia, Colorado Film Production e dagli stessi Scalia e Calagna, Me Contro Te Il Film Missione Giungla, al cinema da giovedì 19 gennaio con Warner Bros. Pictures, promette di riempire le sale di ragazzini e ragazzine – età media 7 anni – che non aspettano altro che rivedere i loro beniamini all’opera. Finora, del resto, la coppia di youtuber più amata dai bambini non ha sbagliato un colpo: tutti milionari i loro precedenti film e anche la serie La Famiglia Reale su Prime Video è andata alla grande. Merito della fedeltà dei loro piccolissimi fan, incantati dai colori sgargianti delle loro storie, dalle trame semplici dove è abbastanza facile distinguere il buono dal cattivo, dal lieto fine scontato quanto atteso e spesso applaudito, dagli intermezzi musicali ben curati nelle canzoni e nelle coreografie da rendere i loro film dei piccoli musical per piccoli.

E da quel loro modo di parlare e recitare, così come tutti gli altri personaggi, con un tono ed un’espressività molto sopra le righe che ai bambini piace tanto e che li predispone ad assimilare qualche messaggino qua e là, come l’amicizia, la lealtà, il coraggio, la salvaguardia della natura. E l’amore, naturalmente, che in fondo non sono canzoni d’amore quelle del film (Senza di te e Missione Giungla) che recitano “Non so come farei (ehi) Senza di te Io mi rispondo che una risposta non c’è E puoi restare in silenzio Tanto sai che ti sento Se ci riesco lo stesso Ormai sei parte di me…”  E anche “E non so dove andare, Ma ci vado con te Ma ci vado con te In questa nuova avventura Niente paura…“?

E poco importa che non cisarebbe stato proprio bisogno del braccio robotico per rimandare a casa la signora Marisa; e che dalle gabbie di bambù in cui li hanno inrappolati i Pesantosi, Luì e Sofì sarebbero potuti uscire passando semplicemente tra le larghe sbarre; e che, se avesse voluto, Viperiana avrebbe avuto tutto il tempo di versare l’ultima dose di pozione letale nella fonte magica e distruggere il mondo… Ai bambini piace così. La nostra videointervista ai Me contro Te: