Si presenta più che bene la decima edizione del Galà del Cinema e della Fiction in Campania che si svolgerà dal 9 al 13 ottobre tra Napoli e Castellammare di Stabia, mettendo allo stesso tavolo, in occasione della presentazione di questa mattina nella sede UNIPEGASO a Roma, nientemeno che Matteo Garrone e Mario Martone, il primo, romano ma quasi napoletano d’adozione, premiato in anticipo per il miglior film drammatico in concorso che naturalmente è Dogman – proposto anche agli Oscar per rappresentare l’Italia – il secondo, napoletano di nascita, con un premio speciale alla regia mentre si attende per il 13 dicembre in sala il suo Capri Revolution appena presentato a Venezia 75.
“Un film che sta viaggiando in giro per il mondo, un film fortunato anche grazie a Marcello Fonte, un film che riesce ad arrivare a un pubblico trasversale – ci dirà poi Matteo Garrone del suo Dogman nella nostra videointervista che trovate a fine articolo aggiungendo – Napoli mi è familiare, mia nonna era napoletana, la mamma di mio figlio è napoletana, io ho girato tanti film a Napoli e mi sono sempre trovato a casa”. “Napoli e la Campania sono nel mio cuore, Capri Revolution è grato tra Capri e il Cilento quindi più campano di così – ci dice invece nella nostra videointervista Mario Martone – un film sulla spinta rivoluzionaria nelle persone che è fondamentale”. Ma intanto a vederli così, parlare amichevolmente l’uno dell’altro e soprattutto di Napoli è davvero un grande piacere, tanto che ci verrebbe anche la voglia di suggerire un film a quattro mani, a loro così diversi ma in fondo anche vicini e “simili nel dare uno sguardo al reale in modo non didascalico ma attraverso una specie di trasfigurazione” dice Garrone, e “io vengo dal teatro e lui dal cinema ma abbiamo certo in comune la non curanza per gli schemi e la libertà di espressione” aggiunge Martone.
Naturalmente il Galà del Cinema e della Fiction in Campania, ideato e prodotto da Valeria Della Rocca che lo definisce “una grande sfida divenuta realtà grazie all’impegno e alla fiducia di attori, registi e giornalisti”, e artisticamente diretto da Marco Spagnoli, che “L’amore molesto di Martone – dice – è il film che negli anni Novanta ha aperto uno squarcio sul futuro”, ha da offrire anche molto altro. 24 le opere in concorso, e quindi in proiezione, tra film drammatici, commedie, fiction – tra cui Gomorra, I bastardi di Pizzofalcone e Sirene – e cortometraggi, tra convegni, workshop e corsi di formazione. E una serata speciale, quella di martedì 9 ottobre, alla memoria di Carlo Vanzina con la proiezione del suo ultimo film Caccia al tesoro e un premio che Vincenzo Salemme consegnerà nelle mani del fratello Enrico.
Tra gli altri premiati speciali Luisa Ranieri come miglior attrice di film drammatico 2017, Geppy Gleijeses per Cinema e Teatro, Vince Tempera per Cinema e Musica, Franca Leosini come giornalista dell’anno, I’M per l’editoria, Ester Gatta come professionista dell’Audiovisivo impegnata nel sociale, Gaia Bermani Amaral per Cinema e Moda, Cristiano Caccamo come Rising Star. A decretare i vincitori una giuria presieduta da Titta Fiore, giornalista e presidente della Film Commissioni Regione Campania, e composta dal Presidente Fondazione Campania dei Festival Alessandro Barbano, dall’attore e regista Marco Bonini e dall’attrice Paola Minaccioni, dal regista e sceneggiatore Riccardo Grandi, dai giornalisti e critici cinematografici Valerio Caprara, Enrico Magrelli e Tonino Pinto, dall’Assessore allo Sviluppo e Promozione del Turismo Corrado Matera e dal produttore esecutivo Enzo Sisti. Sabato 13 ottobre il gran finale nel Castello Medioevale di Castellammare condotto dal regista Maurizio Casagrande, padrino di questa edizione è l’attore Iago Garcia (Il segreto, Non dirlo al mio capo 2). Le nostre videointerviste a Matteo Garrone e Mario Martone: