È uno dei personaggi più ambigui di Mare fuori 3, l’acclamata serie sui ragazzi dell’Istituto Penitenziario Minorile di Napoli in onda su Rai 2, si chiama Alfredo D’Angelo e fa l’avvocato penalista. Prima però si faceva chiamare Mirko e aveva fatto arrestare Silvia (Clotilde Esposito) facendole trasportare cocaina a sua insaputa. Poi l’aveva abbandonata al suo destino, e cioè nel carcere minorile di Napoli, nonostante avesse avuto con lei una storia. Ed è proprio lì che Alfredo incontra di nuovo Silvia, quando, sempre al servizio della famiglia Ricci per cui ricicla denaro sporco e fa anche altro, va a trovare la sua assistita Rosa Ricci (Maria Esposito). Con Silvia si riallaccia qualcosa. Forse l’attrazione e l’amore che la ragazza prova per lui è reciproco, forse Alfredo trova un modo per redimersi nei suoi confronti e l’aiuta per davvero a uscire dall’IPM. Ma lo farà davvero onestamente o rischierà di metterla di nuovo nei guai? A questa domanda potrebbe rispondere soltanto Giuseppe Tantillo che lo interpreta: attore, autore, regista, sceneggiatore siciliano che, come è giusto che sia, si rifiuta di giudicare il suo personaggio che definisce “un uomo fragile“, ma nella nostra videointervista ci rivela aspetti e particolari molto interessanti che potrebbero portarci a guardarlo sotto una nuova luce.
La nostra chiacchierata con Giuseppe Tantillo, quarant’anni a luglio e papà da pochi giorni, si rivela davvero piacevole. Simpatico e solare, Giuseppe ci racconta tanto di sé e della sua passione per l’arte recitativa a 360 gradi, dal teatro alla TV al cinema. Lo abbiamo da poco visto sul palcoscenico in The believers di Bryony Lavery per la regia di Gianluca Iumiento, spettacolo con il quale l’anno prossimo andrà in tournée, ad aprile sarà sul set di un nuovo film che lo riporterà sul grande schermo e a breve lo vedremo su Canale 5 nella serie Maria Corleone a fianco della protagonista Rosa Diletta Rossi.
Con Giuseppe Tantillo abbiamo dunque parlato di paternità, serialità, di decisioni difficili, di nuovi imegni, della sua adolescenza, del rapporto con la sua Sicilia che ha lasciato da giovanissimo per rincorrere il suo sogno d’attore. E del suo lavorare su più fronti anche contemporaneamente – recitazione, scrittura, regia – peraltro unico attore in Italia premiato come autore teatrale a Riccione Teatro, del tempo libero che non sa cosa sia e a cosa serva, e dei suoi prossimi, ovviamente tantissimi e variegati, impegni. Ecco la nostra videointervista a Giuseppe Tantillo: