Likemeback, videointervista a Blu Yoshimi e Angela Fontana

di Patrizia Simonetti

Prendi tre ragazze che hanno appena finito il liceo, quindi con quel senso di liberazione e anche quella sensazione di onnipotenza che abbiamo provato un po’ tutti in quelle circostanze, e mettile su una barca per una vacanza in Croazia, loro tre sole e un povero skipper del luogo, fidato, che dovrà cibarsi per giorni e giorni tutte le loro esuberanze, i balletti in bikini, per non parlare delle foto da postare all’istante sui rispettivi profili social altrimenti come dimostrare di esistere davvero? E dunque niente privacy, tutto online, ma ognuno il suo, d’accordo?, sennò scoppia il caso… Ecco Likemeback, dopo Locarno in sala da giovedì 28 marzo, scritto e diretto – come aveva già fatto nel 2013 con Last Summer – da Leonardo Guerra Seràgnoli, che intanto sta già lavorando ad un adattamento cinematografico de Gli indifferenti di Moravia che dovremmo vedere in sala l’anno prossimo. Likemeback è una sorta di biopic di un’amicizia – se l’amicizia fosse un personaggio vero, ma forse lo è – ai tempi dei social, in particolare di quella fra tre post-adolescenti ognuna con i suoi nodi da sciogliere e i suoi problemi legati ad un età esplosiva quanto, a volte, dolorosa: “ho sentito istintivamente che la storia di tre amiche in vacanza in barca nell’età che forse più rappresenta i rischi e le opportunità dell’usi dei social, col primo senso di libertà alla fine de liceo e la vita adulta davanti – rivela il regista – fosse un modo per osservare le trasformazioni sociali in atto in un contesto indipendente, intimo, concentrato”.

Ad interpretare le tre ragazze in questione sono state chiamate Blu Yoshimi (Piuma, Socialmente pericolosi, Una pallottola nel cuore 3), Denise Tantucci (Braccialetti Rossi, Sirene, Ben Hur, al momento sul set di Tre piani di Nanni Moretti), e Angela Fontana (Indivisibili, Lucania, Due soldati), esplosa con la gemella Marianna nel capolavoro di Edoardo De Angelis; tutte e tre 21 anni compiuti proprio in questi giorni, fatto curioso che abbiamo notato. Assente per motivi di set la Tantucci, abbiamo parlato di Likemeback con Blu Yoshimi e Angela Fontana: la prima, figlia d’arte e cioè di Lidia Vitale, interpreta Lavinia, “la viziata” (la vacanza in barca l’ha offerta sua madre), che posta sicura sui suoi profili social ma quando si incontra con qualcuno nella vita reale va in panico: “io ormai amo Lavinia – ci dice Blu Yoshimi nella nostra videointervista – che è una ragazza un po’ esibizionista ma alla ricerca di qualcosa di più reale, e lo trova nell’amicizia con le sue amiche e poi anche sui social dove però cerca di spogliarsi di quello che è davvero e mettersi altre maschere che non le appartengono fino in fondo solo per essere accettata”. Angela Fontana invece è Danila alla ricerca ossessiva e spasmodica di followers perché se – quando – arriva a trentamila può cominciare a lavorarci con i social: “Danila è un’aspirante fashion blogger – ci racconta Angela Fontana nella nostra videointervista – è un personaggio un po’ diverso da me, per cui sono andata alla ricerca di ragazze come lei ed è stato affascinante trovare un punto di incontro con lei”. Anche loro, ovvio, usano i social, si ma come? E poi sono davvero così deleteri? “Non sempre i social sono un demone, c’è ad esempio Greta, la ragazza svedese, che li sta usando nel migliore dei modi – ci risponde Blu Yoshimiio cerco sempre di essere vera, dietro uno schermo c’è sempre qualcuno.” “Cerco sempre di mantenere un rapporto reale con i social – fa eco Angela Fontanaposto quello che sento, ma non ho un’ossessione. I social possono essere anche un strumento positivo.

Le tre giovani attrici hanno messo anche del loro nel film dando una mano al regista ad essere più vicino al loro mondo e in verità Likemeback sembra a tratti una sorta di reality per quanto spontanee e sincere appaiono le loro tre interpretazioni, senza dimenticare il regista e attore serbo Goran Markovic (Sole alto) che fa lo skipper, ma proprio come un reality a un certo punto annoia un po’ tra i tanti gridolini, boccucce da selfie, bronci e battibecchi più o meno pesanti. Poi quando hai quasi deciso che forse un po’ noioso e ripetitivo lo è davvero, succede qualcosa e la storia delle tre ragazze vira un po’, proprio come la barca della loro vacanza, e finalmente trovi ciò che Likemeback vuole dire, e cioè che anche la ragazzina più accanita e dalla mente offuscata dall’apparire ciò che non è agli occhi dei suoi followers che manco conosce, può redimersi e rendersi conto che forse c’è anche una vita reale di cui tener conto e, soprattutto, una vita degli altri che non va violata. Sconsigliato ai genitori che preferiscono non sapere cosa fanno i loro figli e le loro figlie quando non sono con loro, consigliato ai ragazzi e alle ragazze fissate con i social network che forse potrebbero capire che non esagerare sarebbe meglio e che la parola privacy qualcosa vorrà pur dire. La nostra videointervista a Blu Yoshimi e Angela Fontana: