La verità sta in cielo, videointervista a Pietro Orlandi: il caso di Emanuela va riaperto

di Patrizia Simonetti

“Mi ha fatto malissimo, ma ho anche pensato che potesse essere pronto a collaborare…” Così Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, scomparsa a quindici anni il 22 giugno 1983 dal centro di Roma, ci racconta nella nostra videointervista cosa ha provato quando nella primavera del 2013, a inchiesta ancora aperta, Papa Francesco gli ha sussurrato all’orecchio che “Emanuela sta in cielo”. Da qui il titolo del film di Roberto Faenza sul caso Orlandi, ovvero La verità sta in cielo, da oggi, giovedì 6 ottobre, in 250 sale, con Riccardo Scamarcio nel ruolo di Enrico De Pedis, detto Renatino, e Greta Scarano in quello della sua ex compagna Sabrina Minardi attorno alla quale ruota il film (qui le nostre videointerviste a Riccardo Scamarcio, Greta Scarano e Roberto Faenza). Film dal quale Pietro Orlandi si aspetta che “prenda coscienza chi ha archiviato tutto – ci dice – il signor Pignatone, capo della procura di Roma (che l’anno scorso ha chiesto e ottenuto la chiusura dell’inchiesta n.d.r.), e anche il Vaticano che non potrà più dire noi di non sapere nulla”. La verità sta in cielo è infatti un film dall’intento chiaro, quello di mostrare ciò che non tutti sanno, quello di suggerire, ma forse il termine è troppo leggero, che una soluzione del caso ci sarebbe, che una spiegazione a quella tragica sparizione di una quindicenne, figlia di un messo vaticano, evento dietro al quale si sono intrecciati, e forse si intrecciano tuttora, poteri forti, esiste e che probabilmente è ancora conservata in Vaticano sotto forma di documenti che da tempo sarebbero dovuti passare nelle mani della magistratura. Ecco la nostra videointervista a Pietro Orlandi:

Pietro Orlandi compare verso la fine del film nel ruolo di se stesso mentre parla con la giornalista Maria, unico personaggio inventato della storia assieme al suo capo, il direttore di una TV britannica interpretato da Shel Shapiro che la invia a Roma a indagare sul caso perché lo ritiene legato a Mafia Capitale: a dar vita a Maria con le sue curiosità e perplessità è Maya Sansa, ecco la nostra breve videointervista:

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