È un rapporto davvero insolito e particolare quello che si instaura tra Valerio e Carla ne La vacanza, secondo film scritto e diretto da Enrico Iannaccone con Antonio Folletto e Catherine Spaak protagonisti che, dopo l’anteprima dell’anno scorso ad Alice nella Città, sbarca finalmente al cinema giovedì 3 settembre. Insolito e strano, assolutamente precario almeno quanto la vita dei due protagonisti, lui, Valerio, trent’anni più o meno, affetto da un disturbo bipolare che lo rende pericoloso anche per se stesso, che vive una vita più da spettatore che da attore, immerso di volta in volta in pensieri che sembrano così estranei e così altrove da allontanarlo davvero dalla realtà e dalla sua vita vera che rischia di annientare da un momento all’altro tra alcol e droga, e al tempo stesso la rivendica con il sesso e le paranoie su Armstrong e la luna. Lei, Carla, quasi mezzo secolo più di lui, affetta da un’altra malattia bastarda che chiamano Alzheimer, che porta via i ricordi, e che arriva proprio quando si è avanti nella vita e i ricordi sono tutto, o quasi, ciò che resta, ma non per lei, così piena di voglia di viverla la sua vita, così desiderosa del fuori, del mare, del sole. Entrambi hanno un dolore che li sconquassa dentro ma con il quale sono costretti a vivere: lei ha subito una violenza pesante quando ancora giovane esercitava la sua professione di magistrato, lui è stato lacerato dalla perdita della donna che amava e che se n’è andata probabilmente in cerca di lidi più fermi e sicuri e con un futuro. Lei dolce e sorridente, lui violento e incline al pianto. La memoria, forse, la malattia di entrambi. Tra loro c’è qualcosa che li lega, li compensa, li affiata, li unisce in un disperato tentativo di non solitudine e di attaccamento alla vita. Nel mezzo, una donna misteriosa che è stranamente nella vita di entrambi, anche lei con i suoi buchi, le sue contraddizioni, il suo voler dare e il non saper accettare un perdono, il suo mantenersi forte e materna per lui e il suo crollare e confondersi davanti alle sue colpe con lei.
“Il sincero affetto che unisce Valerio e Carla trova le sue radici profonde nel condiviso senso di incomprensione verso e da parte degli altri, incapaci di relazionarsi con l’amara realtà della malattia – spiega il regista – per questo motivo, nonostante la significativa differenza d’età, tra i due personaggi si instaura un rapporto così schietto e spontaneo da risultare corrotto all’altrui giudizio, sempre pronto a condannare, vincolare e modificare la vita dei terzi secondo la propria egoistica visione dei fatti. Non a caso la psicologia dei personaggi secondari ci appare incoerente anche se ben trincerata dietro atteggiamenti risoluti ai limiti della più elementare arroganza”.
La vacanza è un film intenso e forte, al tempo stesso poetico e delicato, punta sui sentimenti, quelli meno definiti, quelli che non sono odio e amore, tristezza e allegria, ma si fondono, lottano, si massacrano reciprocamente, come è nella vita. Bravissimi i due protagonisti a dare questa vita confusa ai loro alter ego: Antonio Folletto non l’avevamo forse mai visto così intenso, Catherine Spaak commuove e tocca il cuore soprattutto a chi, e siamo in tanti, ha incontrato l’Alzheimer sul volto di sua madre o suo padre, e ne riconosce alla perfezione smorfie, espressioni, sguardi. Nel cast de La vacanza anche Carla Signoris, Veruschka, Luca Biagini e Martina Klier.