La Roma della Repubblica. Il racconto dell’Archeologia in mostra ai Musei Capitolini

di Angelo Costanzo

Sono circa 1800 i reperti, finora conservati nelle casse dell’Antiquarium, per la prima volta restaurati ed esibiti nella mostra La Roma della Repubblica. Il Racconto dell’Archeologia, secondo capitolo (dopo la mostra La Roma dei Re, 2018) del grande ciclo Il Racconto dell’Archeologia, basato principalmente sulle collezioni di proprietà comunale conservate nei magazzini e nei musei della Sovrintendenza. Il progetto, a cura di Isabella Damiani e Claudio Parisi Presicce e promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l’organizzazione Zètema Progetto Cultura, offre ai visitatori la chiave di lettura dei contesti archeologici per la ricostruzione degli aspetti salienti della società romana e delle sue trasformazioni nel lungo periodo compreso tra il V secolo e la metà del I secolo a.C. Il percorso espositivo, articolato in 3 sezioni principali, è costituito da una ricca selezione di manufatti in bronzo, pietra locale, in rari casi marmo, soprattutto terracotta e ceramica. Il colore, restituito come proposta fondata sull’analisi delle terrecotte, è uno degli elementi di grande impatto del percorso espositivo, come, ad esempio, esaltato nella proposta ricostruttiva delle lastre di rivestimento di Largo Argentina, databili tra la seconda metà del IV secolo a.C. e la metà del I secolo a.C. Notevole anche la proposta della Triade Capitolina, Giove, Giunone e Minerva, altissimo esempio di coroplastica databile all’inizio del I secolo a.C, frutto di una lunga attività di studio, restituzione grafica, restauro integrativo dei frammenti originali con tecnologie di rilievo 3D, di scultura digitale e stampa 3D. La mostra La Roma della Repubblica. Il racconto dell’archeologia, aperta fino al 24 settembre 2023, è stata inaugurata dall’Assessore alla cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, che in conferenza stampa ha voluto precisare, all’indomani dell’annuncio del rincaro del costo per l’ingresso agli Uffizi di Firenze, che non sono previsti aumenti del prezzo dei biglietti nel sistema museale di Roma Capitale, perché, ha spiegato, “siamo concentrati a migliorare i nostri servizi e sappiamo che possono essere migliorati con le risorse a disposizione“.

Le foto sono di Angelo Costanzo