Globi d’Oro 2018: videointerviste ai registi vincitori da Manetti a Carrisi e Di Porto

di Patrizia Simonetti

Non solo attori e attrici ieri sera a Villa Medici a Roma, per la cerimonia di consegna dei Globi d’Oro 2018 designati dalla stampa estera al cinema italiano, ma anche tanti registi. Leonardo Di Costanzo ha ricevuto il premio per il miglior film, L’intrusa. Ai Manetti Bros. è andato il Globo d’Oro per Ammore e malavita come miglior commedia, un film diverso da tutti gli altri dove c’è di tutto, dalla commedia italiana, certo, al musical, dalla sceneggiata napoletana all’amore e alla camorra. Il Globo d’Oro per la miglior sceneggiatura è andato invece a Donato Carrisi per La ragazza nella nebbia tratta da un suo stesso romanzo, una storia intrigata dove innocenza e colpevolezza si confondono e si manipolano anche, film che si porta a casa anche il Globo D’Oro per il miglior attore protagonista che è Toni Servillo (qui la nostra videointervista a Toni Servillo). La miglior opera prima per la stampa estera è invece Maria per Roma di e con Karen di Porto a raccontare del sogno di fare cinema a tutti i costi e di giornate che per Maria dovrebbero essere di 48 ore, e poi c’è Bea, il suo delizioso e anziano cane che lei non molla mai, e c’è Roma. Il miglior documentario è d’arte, si intitola Caravaggio L‘anima e il sangue ed è diretto da Jesùs Garcés Lambert, arte e uomo e due modi diversi di raccontarne i due aspetti, con la voce di Manuel Agnelli. A Gianni Amelio è andato il Globo D’Oro alla carriera, mentre Paolo Genovese commenta con noi il Globo d’Oro alla fotografia, quella di Fabrizio Lucci, del suo The Place e Paolo Taviani quello consegnato a Luca Marinelli come miglior attore del film Una questione privata, l’ultimo che Paolo Taviani ha potuto dirigere con il fratello Vittorio (qui la nostra videointervista a Luca Marinelli). Ecco le nostre videointerviste sul red carpet e dintorni ad Antonio Manetti, Donato Carrisi, Karen Di Porto, Jesùs Garcés Lambert, Gianni Amelio, Paolo Genovese e Paolo Taviani: