Ieri sera a Villa Medici, nel centro di Roma, la grande festa per la cerimonia di consegna dei Globi d’Oro 2018, i premi della stampa estera al cinema italiano. Presenti, oltre a qualche ospite, gli attori e i registi cui sul palco sono stati consegnati gli aurei riconoscimenti e che poco prima abbiamo incontrato lungo un singolare red carpet. Cominciamo dagli attori tra i quali non poteva mancare Paola Cortellesi: per lei l’ennesimo riconoscimento per la sua coatta Monica in Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani, e un altro lo riceverà sabato a Rapallo in apertura dell’anteprima speciale del Salinadocfest, Festival del documentario narrativo, quando con lo stesso Milani, regista e marito, presenterà proprio Come un gatto in tangenziale e terrà pure un reading da brani dalla sceneggiatura di Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini per i 110 anni dalla nascita di Anna Magnani. A Paola Cortellesi dunque il Globo d’Oro 2018 come miglior attrice: “mi fa piacere che ci sia stato questo gradimento – ci dice nella nostra videointervista a fine articolo – anche perché questo è un film che ci sembrava molto italiano, evidentemente sono venute fuori tematiche che invece sono universali, Monica in qualche modo è un’eroina, certo sui generis e fuori dagli stereotipi degli eroi, tutto l’opposto di una donna virtuosa, ma in realtà ha le sue virtù e una sua coerenza”. Due invece i migliori attori per la stampa estera: a pari merito vincono i Globi d’Oro 2018 Luca Marinelli per l’interpretazione del giovane Milton, folle d’amore e accecato dalla gelosia tanto da non vedere neanche la guerra, in Una questione privata di Vittorio e Paolo Taviani che lo ha definito un grande attore: “una cosa nolto bella, non me l’aspettavo – ci dice Luca Marinelli nella nostra videointervista – il fatto che il premio arrivi dalla stampa estera è quello sguardo da fuori che è abbastanza emozionante“; e Toni Servillo per il suo inquietante ispettore Vogel ne La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi, film peraltro premiato con un Globo d’Oro per la complessa quanto intrigante sceneggiatura dello stesso regista-scrittore: “non mi dispiaceva fare un personaggio cattivo, ma di una cattiveria abbastanza complessa” ci ha detto Toni Servillo anticipando anche il suo prossimo film che sarà ancora un’opera prima intitolata 5 numero perfetto e diretta dal fumettista Igort. A L’esodo di Ciro Formisano è andato invece il Gran Premio della stampa estera anche grazie alla protagonista Daniela Poggi nel ruolo drammatico e toccante dell’esodata Francesca, film sul lavoro che si perde legalmente, grazie alla legge Fornero, ad un’età in cui è praticamente impossibile ritrovarlo come è impossibile avere una pensione, e si è costretti a tentativi estremi e umilianti per sopravvivere: “mi sono guardata attorno e ho capito quanta disperazione c’era tra la gente – ci ha raccontato Daniela Poggi – perdere tutto da un momento all’altro, stipendio, lavoro e pensione, mi sono calata completamente nel personaggio di Francesca immaginando che un giorno poteva succedere a me, considerando che poi è una storia vera“. Ecco dunque le nostre videointerviste a Paola Cortellesi, Luca Marinelli, Toni Servillo e Daniela Poggi poco prima della consegna dei Globi d’Oro 2018:
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