Giulio Berruti, tra Matrimoni e altre follie e Squadra Antimafia, la videointervista

di Patrizia Simonetti

Altro che Cracco, Barbieri e Cannavacciuolo, ci provassero i nostri cari chef stellati a cucinare vestiti solo del grembiule… Lui può e lui è Giulio Berruti, romano, occhi di ghiaccio e pure una laurea in odontoiatria. Già, Giulio Berruti è un dentista, ma le fan dovrebbero smetterla di scrivergli con la scusa di farsi curare una carie, e lo fanno, ce l’ha detto lui in persona nella nostra videointervista. Perché parlavamo di chef? Perché Giulio Berruti, che lo scorso settembre abbiamo visto al cinema in Tutte lo vogliono,  è tra i protagonisti di Matrimoni e altre follie, la nuova serie Mediaset al via su Canale 5 mercoledì primo giugno diretta da Laura Moscardin con Nancy Brilli e Massimo Ghini (qui le nostre videointerviste a Nancy Brilli e a Massimo Ghini), e con, tra gli altri, Chiara Francini, Simone Montedoro, Debora Villa, Massimo Ciavarro, Michele La Ginestra. Giulio Berruti fa Rocco, e già il nome ci ricorda qualcuno, un sex symbol del web decisamente egocentrico che conduce su YouTube il suo programma di cucina intitolato Un amore di cuoco vestito solo del grembiule, e che prepara ricette particolari che dovrebbero aiutare le donne a sentirsi un po’ più… calorose, incubo quindi di mariti e fidanzati tutti, peraltro single e pure intelligente e flirtare non gli dispiace affatto. Così per lui perde la testa la romantica Giusy, interpretata da Chiara Francini, però lui è Alice (Marianna Di Martino) che vuole sedurre. Un ruolo per lui molto divertente, affrontato con grande leggerezza e prendendosi anche un po’ in giro. Nulla a che vedere con Squadra Antimafia 8 che vedremo in autunno sempre su Canale 5: dalla commedia alla fiction d’azione dunque perché Giulio Berruti è la new entry della serie dove interpreterà il nuovo vice questore della Duomo Carlo Nigro e, giura, non farà rimpiangere né Domenico Calcaterra, alias Marco Bocci, che nella nuova stagione praticamente scomparirà, né Davide Tempofosco, al secolo Giovanni Scifoni, che non ci sarà più e non vi sveliamo il perché. Questo ed altro nella nostra videointervista a Giulio Berruti:

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